RADICALI ROMA

Capriccioli: caso Lucano emblema delle leggi criminogene del Paese

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“Da quanto si evince leggendo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Locri, la vicenda giudiziaria del sindaco di Riace Domenico Lucano è emblematica di un paese in cui la contrapposizione tra leggi criminogene come la Bossi-Fini e i tentativi di implementare processi virtuosi produce veri e propri cortocircuiti”. Così in una nota Alessandro Capriccioli, capogruppo di “+Europa Radicali al Consiglio Regionale del Lazio”, tra i promotori del manifesto “Inclusione per una società aperta”.

“Non sorprende che in questo contesto surreale”, prosegue Capriccioli, “possano diventare ‘espedienti crimonosi’ comportamenti finalizzati a realizzare inclusione, e ‘illeciti penalmente rilevanti’ tentativi di riqualificare, attraverso l’integrazione, un intero territorio.
Tutto ciò, anziché essere di monito a chi intende proseguire lungo la strada di una legislazione irrazionale e demagogica, che ha il solo scopo di alimentare l’odio anziché risolvere i problemi, nel racconto dei populisti diventa il presupposto per perseverare in quella direzione: prescindendo dalla realtà, dalle necessità che essa comporta e dalle risposte più ragionevoli a quelle necessità.
Questo”, conclude Capriccioli “è il dato politico più importante che emerge dalla vicenda di Mimmo Lucano, al di là della fiducia nella magistratura e del garantismo che deve restare fermo fino a che non intervenga una condanna definitiva. Un dato che, a quanto pare, chi ci governa ha deciso, colpevolmente, di ignorare”.