RADICALI ROMA

Casa delle donne, Capriccioli: Raggi impari a distinguere i veri fiori all’occhiello. Risolvere con buon senso e capacità di governo

Casa delle donne, Capriccioli: Raggi impari a distinguere i veri fiori all’occhiello. Risolvere con buon senso e capacità di governo

“L’Amministrazione Raggi dimostra, una volta di più, una straordinaria capacità di capovolgere concetti che per chiunque altro sarebbero elementari”. Così in una nota Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma e consigliere regionale del Lazio di +Europa.
“Da un lato, infatti, difende a spada tratta, definendole “fiori all’occhiello” della città, società partecipate che oltre a fornire servizi di qualità disastrosa sono indebitate per miliardi di euro.

Dall’altro, quando si trova dinanzi a un’esperienza che, quella sì, rappresenta davvero un ‘fiore all’occhiello’ come la Casa Internazionale delle Donne, è pronta a mandarla al macero pur di non affrontare problemi che potrebbero essere risolti semplicemente adoperando un minimo di buona volontà e di ragionevolezza.

La realtà è che la Casa Internazionale delle Donne porta avanti da decenni un’attività di straordinaria importanza sul fronte dei diritti delle donne, e costituisce una parte importantissima del patrimonio civico, culturale e politico della capitale. Un punto di riferimento vitale e preziosissimo grazie al quale circa 30mila donne l’anno possono usufruire di servizi di assistenza legale, psicologica, sul lavoro: un presidio di progresso sociale e civile che un’amministrazione avveduta dovrebbe difendere, tentando in ogni modo di superare le criticità dovute alla gestione delle concessioni di cui per primi siamo consapevoli, attraverso la propria capacità e volontà di governo del territorio, anziché disperderla con disinvoltura come sta facendo.

Per questo”, conclude Capriccioli, “oggi alle 18 sarò al presidio davanti all’Assessorato Roma Semplice: per invitare la prima Sindaca donna della capitale a uno sforzo che sarebbe utilissimo, specie in un momento in cui tutti i diritti, compresi quelli delle donne, vengono messi in discussione, a non privare la città di un punto di riferimento così importante.”.