RADICALI ROMA

II Municipio non esprime parere sulla proposta di sepoltura feti

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di Giorgio Andreoli (consigliere II Municipio Civici/Radicali/Volt)

Il II Municipio non è riuscito a esprimere il proprio parere sulla reazionaria proposta di sepoltura dei feti avanzata dalla destra romana entro il termine di 30 giorni nel rispetto dei regolamenti.

La nostra impressione è che si sia scelto deliberatamente di evitare la discussione in aula, ma dopo la nostra insistenza per la calendarizzazione anche oltre il termine quantomeno per dare un indirizzo politico anche se il parere non è vincolante ed i termini sono scaduti, ci è stata «concessa» la convocazione del Consiglio con la proposta all’ordine del giorno.

Ma il genio è sempre all’opera e, guarda un po’, dopo ben 18 giorni senza consiglio si è calendarizzata la proposta per ieri, a seguire 3 giorni consecutivi di consiglio sul bilancio.
Cosa pensare se non che si sia cercato di rendere difficile la presenza dei Consiglieri, la maggior parte dei quali ha altre attività personali, professionali, legittime alle quali ha dovuto rinunciare o ha dovuto prorogare per garantire la presenza negli ultimi 3 giorni?
No, in effetti, scorrendo la mia agenda ho constatato che durante questa consiliatura non erano mai capitate 4 convocazioni in 4 giorni consecutivi. Sarà un caso.
Eppure, ieri in aula al momento dell’appello c’erano ben 15 consiglieri a dimostrare l’impegno civico e politico al quale sono stati chiamati dai loro elettori.
Purtroppo all’appello hanno risposto solo gli 11 consiglieri della maggioranza ed è mancato il dodicesimo necessario per l’apertura della seduta.
Chiaramente i compagni del PD non hanno trovato di meglio da dire che accusare noi di aver «forzato» la convocazione del consiglio e che, se proprio ci tenevamo a questo documento, ne avremmo potuto parlare «in maggioranza», come se le questioni che riguardano i diritti delle persone non siano degni di essere discussi pubblicamente e si debbano risolvere in riunioni carbonare.

Stupisce, tuttavia la posizione dei 3 consiglieri 5S, che in rappresentanza del movimento della democrazia diretta e dei primari interessi dei cittadini non hanno permesso l’apertura del consiglio dove si sarebbe parlato di tutela e diritti delle donne per anteporre la loro del tutto personale battaglia priva di temi politici contro la giunta a guida PD, dimenticando tra l’altro che in questo momento storico le stesse 2 forze politiche sono alleate di governo e hanno un patto a livello regionale, teoricamente per il bene e gli interessi dei cittadini, salvo poi combattersi a livello locale negando la possibilità di un dibattito pubblico su temi fondamentali per gli stessi cittadini che li hanno eletti.

Molto più logica anche se paradossale è la mancanza di risposta all’appello del consigliere di FdI. In effetti, proprio a lui sarebbe dovuta interessare la discussione in aula per poter spiegare la proposta avanzata dalla sua capa politica. Ma perfino a lui la proposta deve essere sembrata del tutto indifendibile e ha preferito restare muto.

E ora un appello a tutti i consiglieri: oggi in aula facciamo un ulteriore sforzo per questa quinta giornata consecutiva di consiglio e cerchiamo di dare una risposta ai cittadini che ce la chiedono.

Firma per non far passare la nuova delibera di Giorgia Meloni che a Roma toglierebbe alla donna la scelta di sepoltura del feto abortito!

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