RADICALI ROMA

Migranti, Comitato "Accogliamoci": Duran Adam in Campidoglio

Migranti, Radicali: martedì 18 ottobre alle 11:00 Duran Adam in Campidoglio di Comitato “Accogliamoci” e di altre associazioni: Raggi e Baldassarre trovino urgentemente una soluzione concreta per situazione inaccettabile

Dichiarazione di Riccardo Magi, Segretario di Radicali Italiani, e Alessandro Capriccioli, Segretario di Radicali Roma e rappresentante del Comitato “Accogliamoci”.

La situazione dei profughi nella Capitale, dopo i ripetuti sgomberi delle forze dell’ordine, è ormai divenuta del tutto inaccettabile: decine e decine di migranti, pressoché tutti potenzialmente destinatari di protezione internazionale e molti dei quali minori, sono costretti a vivere letteralmente per la strada, procurandosi cibo e riparo per la notte soltanto grazie all’instancabile lavoro dei volontari, senza alcuna assistenza materiale da parte dell’Amministrazione.
Tutte le promesse della Sindaca Raggi e dell’Assessora Baldassarre, ad oggi, rimangono vaghe intenzioni: a Roma, di fatto, non esiste alcun progetto per accogliere i transitanti che giorno dopo giorno continuano ad arrivare, né alcuna volontà di costruirlo, come invece è stato fatto in altre città italiane a cominciare da Milano.
Di fronte a questa inerzia, che esprime in modo chiarissimo un ostinato quanto irresponsabile rifiuto di governare il fenomeno, abbiamo convocato per martedì 18 ottobre, alle 11:00 in Piazza del Campidoglio un duran adam (cioè un presidio nonviolento) che vedrà coinvolti il Comitato “Accogliamoci” (Radicali Roma, Associazione 21 Luglio, A Buon Diritto, Arci Roma, Possibile, Cir e altre associazioni), insieme a Baobab Experience e ad Action Diritti, per chiedere nuovamente all’Amministrazione di prendere finalmente atto della situazione e di affrontarla con responsabilità e coscienza, individuando urgentemente un’area da destinare a centro di primissima accoglienza, anche provvisorio, per far fronte alle necessità delle persone che arrivano a Roma: rifuggendo definitivamente dalle tentazioni securitarie e xenofobe che sembrano ormai caratterizzare, tristemente, il loro operato.