RADICALI ROMA

Migranti: Comune chiarisca cosa prevede dopo sgombero via Vannina

“Si fermi il solito, drammatico gioco dell’oca”.

“Lo stabile di via di Vannina sgomberato stamani dalle forze dell’ordine è ora vuoto, e le decine di persone che lo abitavano sono state accompagnate in Questura: questo il quadro che abbiamo trovato alle 10:00, appena giunti sul posto. Oltre al personale della polizia e a operatori di alcune associazioni di tutela, non abbiamo incontrato operatori del Comune”. Lo dichiara in una nota Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma.
“A giugno del 2017”, prosegue Capriccioli, “un capannone limitrofo era stato sgomberato, e molte delle persone che vi risiedevano si erano sistemate nello stabile oggetto dell’intervento di oggi. All’assessora Baldassarre e alla sindaca Raggi chiediamo cosa sia stato fatto in questi lunghi mesi per le persone sgomberate la scorsa estate, e quali interventi siano stati approntati dall’assessorato e dalla sala operativa sociale una volta presa la decisione, nei giorni scorsi, di intervenire con lo sgombero forzato, d’intesa con le altre autorità coinvolte.
Ma soprattutto chiediamo che tipo di supporto e di sistemazione verranno offerti alle decine di persone che vivevano in via di Vannina, le cui condizioni critiche erano ben note. Medici senza frontiere, in un recente rapporto e dopo un monitoraggio di alcuni mesi, ha tracciato un quadro estremamente precario: uomini e donne in maggioranza di origine sub-sahariana, arrivati in Italia negli ultimi due anni, molti dei quali richiedenti o titolari di protezione, ricorrenti contro il diniego della stessa o fuoriusciti dall’accoglienza senza alcun servizio essenziale.
Come sempre accade in questi casi”, conclude Capriccioli, “il rischio è che si continui a portare avanti questo drammatico gioco dell’oca, senza alcuna volontà concreta di affrontare e risolvere le questioni sociali di una capitale in sofferenza e senza prospettive”.