RADICALI ROMA

Mozione per l’anno 2010

MOZIONE GENERALE

ASSEMBLEA ANNUALE

ASSOCIAZIONE RADICALI ROMA

ROMA 12 – 13 DICEMBRE 2009

Gli iscritti dell’Associazione Radicali Roma, riuniti nell’Assemblea annuale statutaria il 12 e 13 dicembre 2009 in Via di Torre Argentina 76 a Roma, ascoltate le relazioni del Segretario e di tesoreria le approvano.

L’Associazione Radicali Roma riunita in Assemblea condivide pienamente e si riconosce nella totalità della mozione approvata al congresso di Radicali Italiani del 12 – 15 novembre 2009, ribadendo una convinta adesione alle battaglie del Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito e delle associazioni costituenti e valutando come ineludibile il momento di una RIVOLTA NONVIOLENTA per la legalità ed il diritto nelle Istituzioni e non solo, con battaglie da condurre a livello locale non più solo comunale ma regionale nel Lazio.

L’Associazione Radicali Roma ribadisce la propria analisi politica risalente ad alcuni mesi or sono derivata dalla presa d’atto della situazione locale regionale delle istituzioni, ma anche con l’ausilio della più dettagliata valutazione nazionale elaborata dal movimento radicale con la stesura del documento-denuncia della “Peste Italiana”. Radicali Roma riteneva e continua coerentemente a ritenere che l’alternarsi alla guida della Regione Lazio dei due schieramenti falsamente alternativi del centro-destra e del centro-sinistra non abbia prodotto soluzioni di continuità, nella gestione clientelare della cosa pubblica, con incapacità e schemi ricattatori incrociati, che paralizzano da oltre 10 anni il cammino verso una soddisfacente acquisizione di diritti da parte cittadini laziali, oltremodo vessati da un dissesto crescente della finanza pubblica, generata dal mercanteggio dei privilegi e dallo sperpero di risorse.

Da questa analisi di continuità l’Associazione ed i suoi dirigenti partirono nell’aprile di quest’anno per incardinare una campagna referendaria regionale, articolata in 4 quesiti propositivi e 4 abrogativi, che, spaziando dall’estensione del diritto di famiglia alle coppie di fatto, alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, ai rimborsi del ticket, alla tutela abitativa e legale dei coniugi separati, all’abolizione di alcuni privilegi ecclesiastici, alla tutela paesistica, costituivano in nuce un progetto di riforma radicale del tessuto civico regionale; e che pertanto con forza si ripropongono in tutta la loro urgenza ed indispensabilità per essere alla base di quella RIVOLTA NONVIOLENTA che l’Associazione riunita in Assemblea si è voluta dare come obiettivo annuale.

L’Associazione Radicali Roma ringrazia gli iscritti, i simpatizzanti e tutti coloro che per 6 mesi hanno permesso di condurre la campagna referendaria; ringrazia altresì e soprattutto le migliaia di cittadini del Lazio che hanno convintamente apposto la propria firma in calce alle nostre 8 proposte; proprio nei loro confronti l’Associazione si riconosce un vincolo di mandato, che si espleterà in una ricerca costante di rilancio delle tematiche referendarie, da utilizzare come parte fondante del programma elettorale per le prossime Regionali, da parte di eventuali candidati nelle Lista Bonino-Pannella iscritti all’Associazione.

L’Associazione ribadisce la bontà della scelta di quella campagna referendaria, che, benché ignorata completamente dal mondo dell’informazione locale e alla fine priva del successo numerico delle firme necessarie alla presentazione dei quesiti, ha consentito di raggiungere alcuni importanti risultati concreti in termini politici, come la messa in discussione di una legge complessiva sugli istituti di democrazia partecipativa nel Lazio e la nomina dei componenti del Comitato di Garanzia Statutaria, che solo lo scioglimento anticipato dell’Assemblea Regionale non ha consentito di espletare.

Lo stato di assoluta incompletezza democratica è emerso ancora una volta palesemente anche a livello comunale, dove troppo spesso la regola non viene dettata dallo Statuto e dai Regolamenti, ma dall’arbitrio delle forze partitiche, che tutte, nessuna esclusa, si astengono dalla osservanza del diritto. In quella sede a distanza di più di 8 mesi dalla scadenza statutaria dei termini la nostra proposta di Delibera Popolare sull’istituzione di un’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, forte di oltre 7000 firme di cittadini, grazie alla pressione e all’instancabile ricerca del dialogo esercitata con la lunga battaglia condotta dall’Associazione, ha potuto essere votata in Consiglio Comunale. La nostra proposta non è stata adottata ma grazie all’impulso dal basso per una maggiore trasparenza e conoscenza del governo della città, di cui era portatrice, è stata adottatata una delibera di iniziativa consiliare che istituisce un’Anagrafe Pubblica degli Amministratori e che ha recipito alcuni dei punti qualificanti della proposta radicale. Riconosciamo in quest’atto un risultato positivo dell’azione dell’Associazione, come pure il rientro nella legalità staturia avvenuto con la discussione in aula della nostra delibera. L’Associazione Radicali Roma impegna i propri organi dirigenti a vigilare sull’effettiva realizzazione degli strumenti di trasparenza al servizio dei cittadini previsti dalla delibera consiliare.

L’Assemblea degli iscritti alla Associazione, sperimentata l’efficacia del metodo della video inchiesta per la denuncia delle illegalità diffuse e purtroppo tollerate, così come ben dimostrato anche dalla replica della nostra inchiesta sulla mancata prescrizione della pillola del giorno dopo nei pronto soccorso della Capitale, impegna gli organi dirigenti a farsi parte attiva nell’individuazione delle tematiche da affrontare con questa metodologia, nel coordinare i compagni disponibili e soprattutto nel valorizzare con adeguate azioni, anche eclatanti di “RIVOLTA” che possano dare seguito e visibilità agli eventuali documenti di denuncia che si andranno raccogliendo, per esempio sulla raccolta dei rifiuti, sulla cementificazione selvaggia, sullo stato di dissesto dei trasporti pubblici, sulla sicurezza negli ambienti scolastici ed altri temi che si individueranno nel corso dell’anno asssociativo.

L’Associazione Radicali Roma in piena condivisione della mozione generale approvata dall’VIII congresso di Radicali Italiani che denuncia “la forsennata, inutile e dannosa politica proibizionista sulle droghe” si impegna a sostenere la battaglia antiprobizionista del movimento e a monitorare le politiche che rigurdano la gestione e il funzionamento dei servizi erogati dagli enti locali, quali i Sert e le realtà terapeutiche, e le scelte operative dell’Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze.

L’Associazione Radicali Roma impegna i propri organi dirigenti a farsi parte attiva e propositiva di un grande momento di confronto con le altre forze politiche territoriali, sulle tematiche fondanti del nostro agire politico e sociale. Un convegno-dibattito su tematiche come la situazione carceraria, l’illegalità istituzionale, le problematiche sulla urbanizzazione selvaggia con i connessi problemi ambientali (rifiuti), sociali (servizi) e di infrastrutture, da organizzarsi prima della tornata elettorale regionale del prossimo marzo, per costituire una sorta di tavolo di discussione, atto a divenire una fucina di proposte.

Preso atto del crescente numero di giovani, soprattutto studenti universitari, che frequentano i momenti associativi, si dà altresì mandato agli organi dirigenti di attuare una politica di conoscenza e promozione delle battaglie radicali fra la popolazione studentesca, con momenti di incontro negli istituti di istruzione media secondaria o nella facoltà delle numerose Università della città; strumento idoneo si è rivelato anche quello degli incontri con i leader storici del movimento in momenti altri rispetto alle riunioni dell’Associazione; indispensabile appare un’alebaorazione aggiuntiva di idee e di coinvolgimento concreto della militanza più giovane nelle azioni di politica e di lotta, che si andranno dipanando nel corso dell’anno.


MOZIONE PARTICOLARE

“Giustizia e carceri”

Il Congresso di Radicali Roma, tenuto il 12 e 13 dicembre 2009, in piena condivisione della individuazione di una delle più gravi questioni sociali del nostro tempo nella “disastrosa bancarotta della Giustizia italiana”, come dettagliato nella Mozione Generale di Radicali Italiani impegna gli organi dirigenti dell’Associazione RadicaliRoma

  • a dare continuità all’adesione alla lotta nonviolenta per la calendarizzazione della Mozione sulla riforma del sistema penitenziario a prima firma Rita Bernardini
  • a farsi parte attiva di denuncia e rivolta sui casi di “giustizia ingiusta” in ambito regionale
  • a continuare e sviluppare iniziative politiche di dialogo tra comunità penitenziaria e società civile, a partire dalla donazione di libri ideata e realizzata dai membri dell’Associazione il 10 dicembre 2009

MOZIONE PARTICOLARE

“Potenziamento media per i fini”

Il Congresso di RadicaliRoma, tenuto il 12 e 13 dicembre 2009, premesso che:

  • il mondo dell’informazione a livello nazionale e locale continua ad essere sordo verso le iniziative, le azioni, i risultati che l’associazione RadicaliRoma quotidianamente porta avanti con battaglie non violente;
  • nel Congresso di RadicaliRoma tenutosi il 5 e 6 dicembre 2008 era stata presentata una mozione particolare ” Strumenti di comunicazione e modalità di regolamentazione”;
  • il tema dell’accessibilità e della trasparenza, nonchè dei mezzi di attrazione di massa nella direzione della democrazia e della partecipazione conferisce forma e forza, ma anche sostanza, all’azione di rivolta che ci proponiamo

Impegna gli organi dirigenti di RadicaliRoma a sostenere un POTENZIAMENTO degli strumenti di comunicazione, siano essi telematici o cartacei, che nell’anno 2008/2009 sono stati attivati o che si volevano attivare, e l’ADEGUAMENTO dei mezzi di comunicazione prefiguranti i fini, attraverso:

  • il pieno ripristino delle funzioni del sito internet www.radicaliroma.com in particolare: l’iscrivibilità alla Newsletter e alla Mailing List, l’aggiornamento dei link, l’archivio fotografico
  • la destinazione di un adeguato budget alla riprogettazione del medesimo sito per farne un’interfaccia più dinamica, capace e capiente di materiale audio-video, documenti scritti scaricabili, forum di discussione
  • la pubblicazione integrale delle relazioni annuali di Tesoreria
  • la possibilità di un collegamento in video conferenza per le riunioni e altri eventi, in modo da consentire l’ascolto e la partecipazione in diretta al dibattito a iscritti e osservatori non astanti e, in occasione delle deliberazioni delle Assemblee Annuali e Generali, di istituire un sistema di voto online
  • la valutazione dell’opportunità di affiancare al sito internet istituzionale un blog di sostegno e di più libero accesso redazionale che punti a diventare punto di riferimento e di aggregazione con altri blog in una sorta di “rete” virtuale a supporto del dialogo speriamo duraturo e fecondo con gli ospiti della nostra Assemblea e con le altre realtà della galassia radicale
  • valutare l’opportunità e la sosteniblità dell’impegno non solo economico di un “foglio” periodico cartaceo ad integrazione dei canali virtuali

MOZIONE PARTICOLARE

Considerato che

  • l’Associazione Radicali Roma, così come l’intera galassia Radicale, è da anni attenta al pieno rispetto della legalità
  • l’ultimo congresso di Radicali Italiani ha avuto come tema centrale quello della RIVOLTA! Gandhiana, sociale, politica, morale.

Visto che

  • dove c’è strage di diritto c’è strage di popoli

Tenuto conto che

  • I lavori consiliari del II municipio sono da più di un mese bloccati per manifesta incapacità del centro destra di eleggere il presidente del consiglio, infatti, il 5 novembre il precedente presidente è stato
  • sfiduciato e ad oggi, dopo sei consigli e undici votazioni, ancora non è stato sostituito da nessuno.
  • Dal 10 luglio 2008, data in cui l’Avv. Marotta ha lasciato l’incarico, la città di Roma non ha un difensore civico. Visto che questa figura è prevista dall’art. 14 dello Statuto del Comune di Roma e considerando che le domande previste sono state ricevute dall’amministrazione in data 10 settembre 2008, il consiglio comunale è in palese violazione del suo regolamento
  • Dopo le dimissioni di Gianfranco Spadaccia in data 22 maggio 2008, il Comune non ha ancora provveduto a nominare un garante dei diritti e delle opportunità delle persone private della libertà personale, in palese violazione della delibera 560/03.
  • Nei Municipi 5°,15°,18°,19°, non risultano mai stati approvati i regolamenti municipali, tale inadempimento, non solo si configura come un comportamento contro la legge per la totale mancanza di un corpo di norme che disciplinino l’organizzazione e le funzioni dell’ente locale, ma impedisce anche un concreto esercizio dei diritti civili e politici dei cittadini i quali, in assenza di un testo che ne disciplina il funzionamento, non possono partecipare all’attività di controllo dell’amministrazione, attraverso gli strumenti dell’iniziativa popolare.
  • Nel primo anno di amministrazione Alemanno circa il 26% delle convocazioni in Aula Giulio Cesare non hanno raggiunto il numero legale, nelle sedute utili si sono votati “appena” 101 provvedimenti per lo più mere ratifiche di decisioni già prese in giunta. Tutto questo a conferma del depauperamento dei poteri delle assemblee elettive.

dà mandato agli organi dirigenti

  • di incardinare, nel più breve tempo possibile, azioni nonviolente atte al ripristino della legalità statutaria e regolamentare.
  • di presentare tali inadempienze, e le iniziative collegate, ai partiti politici che, in vista delle prossime elezioni regionali, chiedono un confronto ai Radicali

MOZIONE PARTICOLARE

L’assemblea annuale di Radicaliroma, tenutasi in data 12 e 12 Dicembre 2009,

premesso che

  • è prioritario il concetto di conoscere per deliberare.

Impegna gli organi dirigenti di Radicaliroma a sostenere la proposta dei 1000 iscritti durante l’anno 2010.