RADICALI ROMA

Nella frescura di Villa Torlonia versi del Belli

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Nella frescura di Villa Torlonia versi del Belli, recitati da Michele La Ginestra in pieno stato di grazia, in uno spettacolo che chiude questa calda Estate Romana.

di Lucio De Angelis

In occasione di “Roma in scena 2009”, La Bilancia Produzioni presenta fino al 13 settembre un nuovo spettacolo teatrale itinerante all’interno di Villa Torlonia dal titolo “Per le arti e per il denaro”, diretto da Roberto Marafante e interpretato da Michele La Ginestra insieme a Sergio Zecca, Alessia Lineri, Giancarlo Porcari, Francesca Baragli e Tiko Rossi Vairo.

Nella sua magnifica veste la Villa si apre al pubblico attraverso i sensi di chi la visse e ne godette negli anni Quaranta di due secoli fa. Il principe Torlonia divenne in quegli anni celebre in tutta Europa per il lusso e lo sfarzo delle sue feste; era questo il modo in cui, all’epoca, un borghese arricchito poteva ottenere quel riconoscimento e quel consolidamento sociale a cui il capostipite Giovanni tanto agognava.

Lo spettacolo ci racconta la Roma della prima metà dell’Ottocento dal punto di vista dei protagonisti che l’hanno vissuta gettando uno sguardo sull’ultimo periodo dello strapotere dei papi in quella che ancora non era la Capitale, mentre in Italia si concepiva l’unità nazionale.

Nel 1806 Giovanni Torlonia, per eguagliare le grandi famiglie di principi romani decide di acquistare la Villa: i Torlonia, potentissima famiglia romana dovevano le loro fortune all’attività di banchieri ed aspiravano all’ascesa nobiliare attraverso l’acquisto di titoli.

L’architetto Valadier venne incaricato di eseguire dei complessi lavori di restauro, completati dal figlio di Giovanni, il principe Alessandro, che nel 1832 incaricò Giovan Battista Caretti di continuarli.

I suoi particolari gusti determinarono la costruzione di un Tempio di Saturno, dei Falsi Ruderi e della Tribuna con Fontana, oltre che del Caffe-House, della Cappella di Sant’Alessandro e dell’Anfiteatro, ora non più esistenti.

Il principe divenne in quegli anni celebre in tutta Europa per il lusso delle sue feste, la cui grandiosità ne dimostrò la volontà di un riconoscimento e consolidamento sociale che un borghese arricchito in quell’epoca poteva trovare solo con fastosi eventi mondani.

L’azione dello spettacolo si svolge durante la seconda delle due grandi feste del 1842, organizzate per l’innalzamento di due obelischi; se alla prima, riservata a nobili e cardinali, parteciparono circa settemila invitati, tra cui Papa Gregorio XVI in persona, alla seconda, molto più popolare, in oltre ventimila assistettero a giochi, rinfreschi ed intrattenimenti di ogni tipo.

Tra loro Giuseppe Gioacchino Belli (Michele La Ginestra) che ne elogiò “fuochi d’artificio, sparo di mortai, globi aerostatici, musica”; oltre ad annotare che, grazie alle “otto botti di vino per un totale di 16.384 fogliette, gli ubbriachi ricopriron la villa”, “intanto il promotor del baccanale, si godea da’ marmorei balconi, quella imbriacatura universale” perché “per l’orgia di tanti imbriaconi, vedeva il nome suo fatto immortale, tra il fango de’ quattordici rioni”.

In “Per le arti e per il denaro” il regista Roberto Marafante, avvalendosi dei testi di Giuseppe Giacchino Belli, Cesare Pascarella, Giggi Zanazzo, Trilussa ed Ettore Petrolini riesce a ricreare perfettamente l’atmosfera di quel tempo con l’ausilio di un cast ben affiatato, guidato, come detto, da un eccellente La Ginestra.

Di volta in volta Marafante colloca gli spettatori nel pieno di una passatella e delle sue regole, descritte in modo precisissimo dai versi di Giggi Zanazzo, oppure propone una splendida “Affacciate Nunziata” serenata che invita la “boccuccia de cerasa, fragola ‘nzuccherata” di “fatte vedè lassù !!” o suggerisce l’ascolto di una splendida romanza di Rossini ed altre piccole storie.

Città: Roma

Luogo: Villa Torlonia

Titolo: “Per le arti e per il denaro”

con

Michele La Ginestra

e con

Sergio Zecca

Andrea Martella

Giancarlo Porcari

Francesca Baragli

Alessia Lineri

Claudio Vanni

Libero adattamento su testi di:

Giuseppe Giacchino Belli, Cesare Pascarella,

Giggi Zanazzo, Trilussa, Ettore Petrolini

Regia Roberto Marafante

Musiche Gioacchino Rossini

Costumi e ambientazione Giusy Nicoletti

Disegno luci Stefano Valentini

Progetto acustico Tiziano Stampete

Direttore di scena Federico Paffetti

Organizzazione generale Stefano Marafante | Alberto Cassarino

Progetto grafico Valentina Di Chiara