RADICALI ROMA

Rifiuti: approvate in Regione nostre proposte contro immobilismo di Roma

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“Continuare a incentivare la raccolta differenziata, investire sulla riconversione dei Tmb, introdurre il fattore di pressione, rispettare la soglia dell’indice respirometrico a 1000 mgO2/kgSVh, inaugurare l’anagrafe pubblica dei rifiuti: oggi il Consiglio regionale del Lazio ha approvato un odg sui rifiuti contenente, tra gli altri, questi punti proposti da noi”. Così in una nota Alessandro Capriccioli, caprogruppo di +Europa Radicali al Consiglio Regionale del Lazio, e Massimiliano Iervolino, vice coordinatore di +Europa. 
 
“È impossibile affrontare il tema dei rifiuti nel Lazio senza sciogliere il nodo di Roma, città in cui perdura l’immobilismo, peraltro a fronte di extra-costi vertiginosi: basti pensare alla raccolta differenziata, che rappresenterebbe il principale strumento per andare verso la chiusura del ciclo dei rifiuti ma nella capitale è ferma al 45%; o al grave deficit impiantistico di Ama, a causa del quale la municipalizzata romana è ben lontana dalla necessaria autosufficienza. Tra le priorità della Regione, quindi, c’è senz’altro quella di continuare a offrire incentivi ai Comuni per aumentare la differenziata e arrivare, anche nella capitale, a quel 65% previsto dal Testo unico ambientale. Contestualmente, serve promuovere in tutta la regione la riconversione degli impianti Tmb in impianti di trattamento a freddo, processo che può avvenire solo con una raccolta differenziata spinta sui rifiuti organici. Entrambe le questioni sono decisive, così come l’introduzione del cosiddetto fattore di pressione, che impedisca la realizzazione di impianti di rifiuti nelle aree in cui questi risultino già presenti con elevata concentrazione, e la richiesta di rispettare la norma secondo cui l’indice di respirazione dinamico non possa superare i 1000 mgO2/kgSVh, per scongiurare problemi relativi al percolato che si forma. Infine, per mettere i cittadini nelle condizioni di comprendere a fondo la questione, è necessario rendere trasparente l’intero ciclo, con delle norme che rendano pubblici i dati e i documenti inerenti l’intero ciclo. Si tratta di misure che, combinate tra loro, rappresentano elementi indispensabili per chiudere il ciclo dei rifiuti nella capitale e nella nostra regione”.