RADICALI ROMA

XX Settembre: Nostre tessere a Papa Francesco, seguano fatti


Dichiarazione di Riccardo Magi e Alessandro Capriccioli, rispettivamente segretario di Radicali Italiani e Radicali Roma:
 
In occasione della ricorrenza del XX settembre, festa laica di liberazione civile e politica, abbiamo deciso di preparare per Papa Francesco le tessere di Radicali Italiani e di Radicali Roma. Ciò non soltanto in relazione alle posizioni assunte da Bergoglio sulla questione dei migranti, e al suo esplicito sostegno alla nostra campagna “Ero Straniero” per il superamento della Bossi-Fini, ma anche in ragione di alcuni inviti da lui più volte espressi e tuttavia mai raccolti dai loro destinatari, uno su tutti la necessità che gli enti religiosi cessino la loro concorrenza sleale rispetto agli altri operatori economici e paghino le imposte come chiunque altro. 
 
Oggi pomeriggio, a partire dalle 18.30, saremo come ogni anno a Porta Pia, a 50 anni dalla prima manifestazione Radicale del 1967 (Anno Anticlericale, con Marco Pannella ed Ernesto Rossi), per celebrare la nascita dello stato laico, ma anche per raccogliere le firme di “Ero Straniero”, per chiedere che alle parole del Papa sulle tasse dovute dagli enti religiosi facciano finalmente seguito i fatti e per denunciare la perdurante truffa dell’8 per mille, che sottrae all’Erario risorse all’insaputa di chi le eroga.
 
Era già accaduto che il pontefice in carica si unisse ad alcune battaglie degli anticlericali Radicali: nel 1979 alla battaglia contro quello che Pannella e Wojtyla definirono assieme “lo sterminio per fame nel mondo”, e a favore della prima legge che destinava aiuti per lo sviluppo nei paesi poveri, quando gli stessi che oggi gridano “aiutiamoli a casa loro” risposero “prima gli italiani”; e più di recente a quella per la “giustizia giusta” e per l’amnistia, su cui Papa Bergoglio ha raccolto il testimone di Marco Pannella. 
Oggi accade sull’immigrazione: una convergenza che sta nel coraggio di sfidare il senso comune con convinzioni imprescindibili – di buon senso e civiltà – da parte di chi crede in una società aperta, sicura e umana. 
 
Invieremo formalmente al Papa l’invito ad iscriversi, accompagnato da due documenti: l’esposto di Radicali Italiani alla procura della Repubblica, per chiedere chiarezza sugli accordi tra il governo italiano e la Libia, e il dossier su quanto nulla sia stato fatto per far cessare la concorrenza sleale che diversi enti religiosi fanno rispetto al mercato turistico e ricettivo, anche a seguito del suo appello.
 
Ci auguriamo che Bergoglio voglia cogliere il nostro invito, dando così più forza alle sue battaglie sulle quali appare tuttora inascoltato, in particolare dagli uomini politici che ricordano le tradizioni cattoliche della nostra civiltà occidentale.