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AGI – Rifiuti: settore lancia allarme discariche, esaurite in due anni

Roma, 19 nov. – In Italia ci sono troppe discariche e la loro aspettativa di vita e’ breve, anzi brevissima: con i ritmi attuali di smaltimento, le discariche italiane si esauriranno entro i prossimi due anni. A lanciare l’allarme e’ il primo Was Annual Report, dedicato a “L’industria italiana del waste management e del riciclo tra strategie aziendali e politiche di sistema” e presentato oggi a Roma. Il Was – Waste strategy e’ il think tank italiano sull’industria della gestione dei rifiuti, composto da Althesys, Ama, Amiu Genova, Ancitel, Ecopneus, Federambiente, Fise-Assoambiente, Basf, Cial, Comieco, Conai, Corepla, Hera, Montello, Nestle’, Ricrea, Rilegno. Secondo il rapporto, il mix di gestione italiano rimane ancora troppo sbilanciato sulle discariche, che in alcune aree del nostro paese sono la destinazione finale di oltre il 90% dei rifiuti urbani prodotti (la media nazionale si attesta sul 37%), e in questo quadro generale le situazioni piu’ critiche si registrano in Sicilia, Calabria, Lazio, Puglia e Liguria. Le regioni meno dotate di impianti sono anche quelle con i livelli di raccolta differenziata piu’ bassi. Analizzando i piani regionali emerge infatti la tendenza a continuare a puntare sulle discariche o addirittura a non prevedere soluzioni per lo smaltimento e, anche qualora previsti, i termovalorizzatori raramente giungono a costruzione: della capacita’ totale prevista dagli ultimi Piani regionali disponibili (2,5 milioni di tonnellate per 16 regioni al 2013) ne e’ stata realizzata meno del 20%. “La gestione dei rifiuti comporta una serie di importanti ricadute per il sistema-paese”, avverte l’ad di Althesys Alessandro Marangoni presentando il rapporto, sottolineando che “lo studio ha stimato gli effetti ambientali, economici e sociali di diversi scenari futuri: il raggiungimento degli obiettivi previsti al 2030 dalle revisioni delle direttive Ue, con il 70% di riciclo totale, comporterebbe benefici potenziali netti per l’Italia fino a circa 15 miliardi di euro”.