C’è un uomo che da più di cinquant’anni come vento di libertà spira sulle nostre coscienze, spronandoci all’impegno per realizzare ora e subito, coralmente, in compresenza, una società aperta fondata sulla dignità e sul rispetto del vivente. A quest’uomo tutti, indipendentemente dalle differenti convinzioni, devono molto, moltissimo, a cominciare dalle conquiste civili di un matrimonio basato sull’amore e non sulla coercizione, del concepimento inteso non come dramma ma come gioioso fiorire alla vita, del nuovo diritto di famiglia, della conquista del voto a diciotto anni, dell’obiezione di coscienza al servizio militare, della liberalizzazione dell’emittenza radiotelevisiva fino all’approvazione all’Onu della moratoria della pena di morte. Quest’uomo è parola ed è gandhianamente, capitinianamente, espressione di nonviolenza, satyagraha, forza della verità. Quest’uomo, che ormai più che settantenne, continua ad aggirarsi con l’impeto della gioventù e la ricchezza di chi nulla possiede all’infuori di un grande, immenso, patrimonio interiore è un incubo per coloro che confondono il potere con l’arroganza, per simoniaci, sepolcri imbiancati, tartufi ed è guardato, pertanto, con terrore. Lo si vuole rendere muto e straniero, ostracizzare come un Socrate del nostro tempo, costringerlo alla cicuta, esiliarlo dalla scena politica. Quest’uomo si chiama Marco Pannella. Noi che lo abbiamo conosciuto, apprezzandone le alti doti umane e politiche, ci ribelliamo apertamente ad ogni tipo di veto nei suoi confronti ritenendo indispensabile, anzi imprescindibile, se lo vorrà, la sua presenza nel Parlamento italiano.
Francesco Pullia
Rita Bernardini
Jolanda Casigliani
Guido Biancardi
Claudia Sterzi
Valter Vecellio
Michele Rana
Lorenzo Strik Lievers
Valerio Federico
Matteo Mecacci
Tommaso Ciacca
Luca Pardi
Alessandro Massari
Stefano Mossino
Luciano Costa
Alberta Ardizzone
Fulvio Boccardo
Andrea Buscema
Rosalba Bosco
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