RADICALI ROMA

Assemblea Capitolina – Al voto due delibere di variante urbanistica per le cosiddette compensazioni. il piano regolatore ogni volta espropriato di un pezzettino di verde e servizi

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale componente della Lista civica Marino
Oggi all’ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea Capitolina ci sono due delibere con le quali si formulano gli indirizzi al Sindaco per la sottoscrizione di due Accordi di Programma con i quali approvare due programmi urbanistici in variante al Piano Regolatore.
Le delibere prevedono la localizzazione delle cubature cancellate con il cosiddetto Piano delle Certezze (2004), e rispetto alle quali lo stesso Piano delle Certezze il Piano regolatore vigente hanno riconosciuto, a beneficio dei proprietari, il diritto ad essere compensati, ossia il diritto di vedere assegnati, nelle aree previste dal Piano Regolatore, una quantità di metri cubi con un valore economico equivalente a quelli originariamente sacrificati.
Ma per applicare quello che è uno degli elementi alla base del Piano Regolatore vigente – appunto le cosiddette compensazioni – la Giunta Marino, come ha fatto spesso quella del suo predecessore Gianni Alemanno, deve procedere introducendo delle varianti allo stesso piano. Le aree nelle quali i cosiddetti “diritti edificatori” non sembrano essere sufficienti. Ecco dunque che si procede – come è il caso di Monte delle Piche e di via Longoni – utilizzando aree destinate a verde e servizi, parti di ambiti più ampi destinati alla formazione di programmi integrati per la riqualificazione delle nostre periferie, e ambiti a destinazione non residenziale per autorizzare la realizzazione di nuove abitazioni. 
Al Piano Regolatore (anche nei suoi contenuti principali) di volta in volta si introducono delle varianti in deroga alle normative. Così facendo si trasforma il Piano Regolatore in mero termine di riferimento, rispetto alla quale l’Amministrazione sceglie quando ritiene utile, cosa e in che modo procedere.
Quel che è ancor più grave è che, nonostante non sia disponibile un quadro relativo alla situazione delle aree con destinazione pubblica, l’Amministrazione continui a utilizzare, per finalità diverse da quelle previste dal Piano Regolatore, le aree con destinazione Verde e Servizi. 
Di queste aree, l’ultimo e più aggiornato dato a disposizione, in merito alla loro consistenza, è quello dell’elaborato G8 del PRG aggiornato al febbraio del 2008. 
Di quello che è accaduto dopo,come pure del modo nel quale si vuole gestire il problema della scadenza dei vincoli espropriativi, non è dato sapere nulla. Sappiamo solo che con queste Delibere, in particolare con quella relativa al Programma Urbanistica Monte delle Piche, ci si appresta a sottrarre alle aree con destinazione pubblica del PRG un (altro) pezzetto.