molto forte la presa della Chiesa sulla classe politica, ma «il problema è che la politica deve essere in grado di essere autonoma dalle opinioni che legittimamente vengono espresse». Lo ha detto ieri durante la trasmissione «Mezz’ora» su RaiTre il ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero. «Questo – ha aggiunto – determina un certo grado di subalternità della classe politica a quelle che sono le opinioni e le influenze della chiesa cattolica». Tra i temi «caldi» nel centrosinistra, la vicenda delle unioni di fatto: nel programma c’è, frutto di un compromesso. «Io riconoscerei le unioni di fatto – conclude Ferrerò – mentre lì c’è il riconoscimento dei diritti individuali di chi contrae un’unione di fatto. Ma almeno quello va fatto: in questo dovrà essere dimostrato il grado di laicità della coalizione».
Per il ministro Emma Bonino quella legge è urgente: «Adesso tocca davvero a Prodi – dice – È lui che deve prendere in mano la situazione. Il disegno di legge dev’essere pronto entro il 31 gennaio. Tutto sta che adesso la soluzione sia più rispettosa dei diritti dei cittadini, che dei diktat della Chiesa». Conferma il ministro Barbara Pollastrini: nell’agenda di Caserta il tema dei diritti civili è moralmente entrato. Quanto alle unioni civili, «In armonia con Rosy Bindi raggiungeremo quell’obiettivo tenendo conto della nostra Costituzione».
Lei, il ministro Bindi, puntualizza: «Credo che il governo presenterà un disegno di legge non sui Pacs ma sul riconoscimento dei diritti delle persone che vivono in coppie di fatto». E ricorda che la Finanziaria «per le famiglie è una grande opportunità»: ad esempio «il 90% dei lavoratori dipendenti troveranno nelle buste paga significativi aumenti delle detrazioni». A sostegno delle lavoratrici madri «saranno realizzati 90 mila posti in più negli asili nido».