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Campidoglio: sì a contratti di servizio trasparenti

Più chiarezza sul rapporto fra l’amministrazione e i soggetti erogatori di servizi, più forza agli strumenti di controllo sull’esecuzione del contratto, introduzione di adeguati strumenti di tutela dell’utenza. Sono questi i punti qualificanti la delibera approvata in consiglio comunale che prevede le linee guida per la predisposizione dei contratti di servizio fra il Comune e i soggetti erogatori di servizi pubblici.
Il documento approvato ribadisce il ruolo strategico dell’Agenzia di controllo capitolina, dei poteri del consiglio comunale, unico organo che può provvedere a tracciare le linee guida per la definizione di ciascun contratto di servizio e che può stabilire un ritocco delle tariffe, ma soprattutto
riconosce ai municipi un ruolo più influente rispetto ad oggi.
I minisindaci e i consigli municipali potranno avere un ruolo attivo nel controllo e nel monitoraggio dei servizi erogati, soprattutto su temi come il trasporto pubblico e l’igiene urbana. In ogni azienda erogatrice di servizi pubblici saranno istituite delle commissione di vigilanza, composte da amministrazione e gestore in parti uguali, che avranno il compito di monitorare la gestione degli obblighi contrattuali.
Previsto inoltre un sistema più efficace di sanzioni in caso di inadempienze e di incentivi se i risultati sono superiori agli obiettivi prefissati dal contratto.
L’assessore al Bilancio, Marco Causi, soddisfatto per l’approvazione della delibera, ha detto che le novità più importanti consistono nell’introduzione di due nuove modalità contrattuali: la prima quella del rapporto con i cittadini (diritto all’informazione e carta servizi) e la seconda l’introduzione di meccanismi di vigilanza e controllo e anche sanzioni sull’adempimento dei contratti.
“Vengono istituiti inoltre – aggiunge – per ciascuno contratto commissioni di vigilanza e controllo che hanno anche potere di comminare sanzioni per eventuali inadempienze. Un ruolo questo differente da quello dell’agenzia per i servizi pubblici locali che è un organo che misura la qualità dei servizi percepita dai cittadini. Per garantire che la gestione delle commissioni sia equilibrata abbiamo scelto di formare la commissione con personale dell’amministrazione e delle aziende in pari numero e un presidente terzo, come se si trattasse di una piccola authority”.
Causi spiega infatti che si tratta di servizi “che non hanno authority nazionale (acqua, rifiuti, trasporto pubblico) e per le quali la legge nazionale non prevede nulla in termini di authority. In questa assenza normativa il comune di Roma si propone ancora una volta come soggetto riformatore perché accanto all’agenzia istituisce una commissione di vigilanza.
Inoltre viene riconosciuto in pieno il ruolo del consiglio comunale che detterà gli indirizzi per il controllo del servizio secondo un format molto dettagliato.
“L’amministrazione – conclude Causi – avrà il compito di siglare il contratto”.