RADICALI ROMA

Canonica contesa tra parroco e prete sposato

 A chi verrà destinata la casa canonica della parrocchia di Chia (Viterbo) contesa dal parroco e la coppia cosiddetta ‘irregolare’ formata cioè dal sacerdote don Giuseppe Serrone il prete sposato italiano fondatore con Milingo del movimento ‘Married priests now”) e la moglie, Albana Ruci, inquilini dell’alloggio? La difficile decisione spetterà alla terza sezione civile della Corte d’appello di Roma che mercoledì dovrà valutare l’appello presentato dall’odierno parroco di Chia Enzo Celesti contro la decisione con la quale il tribunale di Viterbo in primo grado ha respinto la richiesta del precedente parroco, il polacco Wladyslaw Marian Zarebozan per il rilascio della casa canonica abitata a titolo gratuito dalla coppia. Quest’ultimo era stato ritenuto non legittimato a invocare la tutela possessoria perché non aveva mai conseguito la materiale disponibilità della casa. Don Serrone si dichiara pronto ad accettare la decisione della giustizia, anche se, come ricorda lui stesso, la sua permanenza a Chia è dovuta alla mancanza di un lavoro, lo scorso anno è stato escluso dall’insegnamento universitario, e alle condizioni di salute della moglie.
“Se il vescovo non fosse intervenuto per privarmi delle supplenze – ha ammesso il sacerdote – avrei già provveduto a trasferirmi in Sicilia, dove avevo ottenuto un posto di lavoro e dove avevo avviato trattative per una casa in affitto. Ho presentato nelle scorse settimane una richiesta di nulla osta per trasferirmi in altre diocesi, ma ancora non ho ricevuto alcuna risposta”.