RADICALI ROMA

Corriere della Sera (ed.Roma) – Stadio, Marino ai tifosi romanisti «Fate pressing sui consiglieri»

L’appello del Sindaco e il gelo di maggioranza e opposizione

Che il sindaco Ignazio Marino tenga molto allo stadio della Roma è cosa nota, e anche che abbia vissuto con frustrazione le lentezze del consiglio comunale. Così ieri, intervenendo in una radio romana, Marino dev’essersi fatto prendere dall’euforia: «È un momento di democrazia importantissimo perché dalla decisione degli eletti del popolo si potrà sapere se si potrà procedere con la costruzione dello stadio oppure no». Gli chiedono del numero legale che spesso manca, e il sindaco: «E voi mandate i tifosi della Roma a sollecitare i consiglieri in modo che partecipino a questa importante decisione che è così sentita dalla nostra città». I consiglieri, naturalmente, non l’hanno presa benissimo. Fabrizio Panecaldo, capogruppo Pd, reagisce: «Raccolgo l’invito del sindaco ai tifosi non per sollecitare i  consiglieri, ma per venire a festeggiare insieme con chi lavora per il bene comune». Innescata la polemica, il sindaco più tardi precisa: «Vorrei che questa discussione coinvolgesse tutta la nostra comunità diventando un momento di democrazia, di trasparenza e perché no anche una festa. L’assemblea capitolina in questi giorni sta lavorando intensamente e in piena autonomia a questo progetto sotto la guida del presidente Valeria Baglio. Sono sicuro che con il contributo dei consiglieri di maggioranza e di opposizione a breve raggiungeremo questo obiettivo». L’opposizione attacca: «Un sindaco che si appella alla curva dello stadio per fare pressing sulla sua latitante maggioranza è un politico patetico e disperato», dice il senatore Andrea Augello (Ncd). Da lunedì, comunque, gli uffici della presidenza valuteranno l’ammissibilità di ordini del giorno ed emendamenti alla delibera, ma in Assemblea la discussione si fa calda. Secondo Riccardo Magi (Radicali, eletto nella Lista Marino) «sulle opere complementari di mobilità c’è buio assoluto, neppure uno straccio di piano di fattibilità». Mentre per Dario Rossin (Forza Italia) «l’amore per la propria squadra e per il calcio non vengano strumentalizzato per speculazioni che con la pubblica utilità hanno poco da spartire». Marino assicura: «Dopo l’approvazione, il presidente Pallotta mi ha assicurato che sarà in grado di presentare il progetto definitivo in poche settimane e arrivare alla posa della prima pietra nella primavera del 2015». Anche se, dopo il voto in aula Giulio Cesare, manca un altro passaggio: la conferenza decisoria in Regione.  Ma la giornata, in Comune, è intensa su vari fronti. Dopo le critiche a Marino in Commissione antimafia, Rosy Bindi torna all’attacco: «Roma potrebbe diventare il laboratorio per la modifica della normativa sullo scioglimento dei comuni. Si potrebbe pensare di affiancare al sindaco, che in questo caso non ha responsabilità penali, una task force con il compito di bonificare le zone d’ombra o compromesse». Sel, a firma dei deputati Arturo Scotto e Filiberto Zaratti, manda un’interrogazione al ministro Alfano: «Valuti l’opportunità di avvicendare il prefetto Pecoraro dopo otto anni di permanenza, durante i quali è stato commissario per l’emergenza rom, responsabile della gestione dell’emergenza migranti e rifugiati dopo la guerra in Libia e in relazione all’operazione Mare nostrum».