RADICALI ROMA

È morto come un eroe moderno

Piergiorgio Welby è morto, lucido e fermo nei suoi convincimenti, rivendicando la libertà di coscienza e la laicità di uno Stato che dovrebbe garantire i diritti individuali, compreso quello di vivere e morire. Piergiorgio, quindi, è morto come un combattente, un eroe moderno. In questa vicenda, la sommità della lunga scala nazionale dell’ipocrisia è stata toccata non dalla Chiesa, che svolge il suo ruolo anche nella società, ma da organi dello Stato come il Consiglio superiore di sanità, il quale ha “scoperto” che Welby era lucido e quindi non c’era accanimento terapeutico, anche se non era in condizione di eseguire le sue volontà, così come avrebbe fatto liberato dalle macchine che ormai gli rendevano la vita insopportabile. Ipocriti sono gli uomini politici che vogliono, per motivi elettorali, ingraziarsi le gerarchie cattoliche. Ancora una volta i radicali hanno individuato un tema affrontato laicamente in tutte le società moderne e hanno fatto una battaglia che noi abbiamo sostenuto con convinzione e continueremo a sostenere in nome della libertà di tutti, anche di quelli che hanno opinioni diverse e non vogliono praticare né il divorzio né l’aborto né la fecondazione artificiale né l’eutanasia.