Indennità di consiglieri e manager tagliate, viaggi all’estero bloccati, terreni di proprietà della Regione messi all’asta e commissioni consiliari dimezzate: queste le condizioni stabilite e approvate dalla Commissione bilancio per l’applicazione, alla Pisana, della manovra Finanziaria, oggi sul tavolo del Consiglio per il varo definitivo. Situazione particolarmente critica quella del settore sanitario per il quale è stata stanziata la prima rata trentennale di 250 milioni di euro per cominciare a sanare il disavanzo accumulato. Prima mossa: ci sarà obbligatoriamente in ogni azienda sanitaria un controllore delle spese e verrà istituito un sistema di contabilità unificato. Ciò comporterà un taglio della spesa pari alla stessa cifra. Da dove verranno i soldi necessari? Cinquanta milioni dalle riduzioni del 25 percento agli assessorati, 11 dalla riduzione del dieci per cento dei trasferimenti agli enti della Regione, trentotto milioni risparmiando e rinegoziando i debiti dei mutui e quindici eliminando i contributi alle imprese. I rimanenti settanta saranno reperiti vendendo, al cinquanta per cento, terreni o edifici di proprietà della Pisana.
Molti altri ancora i tagli previsti: dimezzamento dei gettoni presenza per gli esperti nei vari osservatori per un totale di due milioni e mezzo di euro, blocco di studi e ricerche per sei milioni, riduzione del dieci per cento delle indennità di funzione di consiglieri e assessori pari a 200mila euro. Ancora: tagli del dieci per cento degli stipendi di presidenti e amministratori di tutte le società gestite direttamente o indirettamente dalla Regione, mentre trentuno enti saranno trasformati in agenzie, eliminando in questo modo costosi consigli d’amministrazione. Per quanto riguarda gli extra saranno permessi soltanto i viaggi necessari a mantenere i rapporti con l’Unione Europea e nel frattempo saranno dimezzate da dodici a ventiquattro le Commissioni consiliari.
Fonte: La Repubblica