RADICALI ROMA

Il Giornale d'Italia – Campidoglio, passa il bilancio tra aumenti, tagli e figuracce

Pag. 8, di Giuseppe Sarra – “Si apre una nuova fase di rilancio per Roma Capitale”. Con queste parole Marino e compagni hanno promosso la manovra di bilancio che, intorno alle 3 e 30 di ieri, ha avuto il via libera – con 28 voti favorevoli, 12 contrari e un astenuto, assenti i 5stelle – dall’Aula Giulio Cesare. Di rilancio, però, ce n’è poco. Saltano subito all’occhio, infatti, le maggiori entrate previste per 244 milioni di euro, grazie ai tanti ritocchi all’insù di diverse tariffe. Dalle strisce blu (rincaro del 50%) alla tassa di soggiorno, fino alla Tari (aumento del 4%), asili (che colpirà chi guadagna più di 10 mila euro), sepolture cimiteriali, Tasi (stangata per le seconde case, ad esempio) e Cosap per grandi eventi e camion bar, e anche dal varo del nuovo Prip (Piano regolatore impianti e mezzi pubblicitari), con incassi previsti raddoppiati rispetto allo scorso anno.

Insomma, 300 milioni di euro di nuove tasse, uniti a 120 milioni di tagli sui servizi essenziali, mentre l’aumento di 32 milioni della spesa sociale – secondo le opposizioni – “sono insufficienti e illusori rispetto alla realtà di disservizi sociali che sono finanziati solo fino ad autunno”.

Entriamo nel dettaglio della manovra: il bilancio complessivo dell’ente comunale comune per il 2014 è pari a 6.553.606.681,23 euro. Le entrate tributarie ammontano a 2,9 miliardi, quelle derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato invece sono 874 milioni.

Per quanto riguarda le entrate extratributarie ammontano a poco più di un miliardo, quelle derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione crediti a 988 milioni e quelle derivanti da accensioni di prestiti sono 341 milioni. La cifra relativa agli investimenti è pari 1.028 milioni. Il patto di stabilità, invece, tiene bloccati 254 milioni.Tra le spese correnti più importanti ci sono quelle per il personale, per circa un miliardo, che pesa sul bilancio per il 21,46%, e quelle per le prestazioni di servizi per una cifra pari a 2,7 miliardi che pesa per il 56,64%. Il fondo svalutazione crediti pesa 288 milioni.

Per quanto riguarda le uscite, quelle per le spese correnti sono pari a 4,8 miliardi e quelle in conto capitale 1,26 miliardi, per un totale di 5,8 miliardi di euro. A queste voci si devono aggiungere 352 milioni di spese per il rimborso prestiti e 367 milioni di servizi per conto terzi. Insieme al previsionale è stato approvato anche il bilancio pluriennale 2014-2016.

Si è trattato, comunque, di un percorso lungo e non senza incidenti, iniziato il 14 luglio e terminato la scorsa notte. Una maratona ad ostacoli, verrebbe da dire.

E così, dopo la gaffe della maggioranza sulla delibera Iuc bocciata in Aula Giulio Cesare, durante la discussione del maxi-emendamento in commissione Bilancio è andata in scena l’ennesima figuraccia del centrosinistra capitolino. Il consigliere della Lista Civica Marino, in quota ai Radicali, Riccardo Magi ha preso le distanze dal documento inviato dalla giunta Marino, dando parere contrario, determinando la bocciatura (anche se non vincolante) da parte della commissione stessa, votando però a favore della delibera madre in aula.

“Il sindaco mi aveva assicurato trasparenza – ha spiegato Magi – ma i 5 milioni di euro assegnati alla cultura, evidentemente spuntati fuori nelle ultime ore e giusti fati dall’assessore Scozzese come adeguamento ai costi standard”. Magi, però, rivela un particolare non di poco conto: “Mi fanno temere una nuova ‘manovrina’ d’Aula come quella scongiurata a novembre”. Un’eventualità del genere, secondo il radicale, “sarebbe ovviamente ancora più grave in un momento in cui ai cittadini aumentiamo tariffe e tasse e tagliamo i servizi”.

Mentre l’ex sindaco Gianni Alemanno ha parlato di una “manovra da brividi per i cittadini, visto che sulle spalle dei ceti più deboli graveranno 300 milioni di euro di nuove tasse”, Forza Italia ha definito il vero primo bilancio di Marino “assolutamente fallimentare”. “Una manovra che impicca i cittadini all’albero delle tasse”, per FdI-An, invece secondo la Lista Marchiasi si tratta “un documento vuoto”.

Soddisfatto, invece, il centrosinistra capitolino che in aula che ha festeggiato con abbracci e strette di mano. E i romani piangono…