RADICALI ROMA

Il Messaggero – Schiaffo dalle Commissioni alla Giunta

Cronaca di Roma, pag. 33, di Fabio Rossi – Giunta bloccata, consiglio paralizzato: le commissioni mettono in campo delibere di iniziativa consiliare per compensare la scarsa produzione di provvedimenti da parte dell’esecutivo. Il vertice di maggioranza di sabato è servito anche a formalizzare il rapporto conflittuale tra gli assessori della squadra del sindaco i rispettivi organismi del consiglio.

IL CAMPIDOGLIO

Giunta bloccata, consiglio praticamente paralizzato da due mesi. E allora le commissioni provano a fare da sole, mettendo in campo una serie di delibere di iniziativa consiliare che vadano a compensare la scarsa produzione di provvedimenti da parte dell’esecutivo capitolino. Il vertice di maggioranza di sabato scorso a Palazzo Senatorio è servito anche a formalizzare il rapporto conflittuale tra gli assessori della squadra di Ignazio Marino e i rispettivi organismi del consiglio comunale. Esplicito l’attacco di Michela Di Biase, presidente della commissione cultura, all’assessore Flavia Barca. Più sfumate, ma comunque evidenti, le critiche di Erica Battaglia (politiche sociali) a Rita Cutini e di Alfredo Ferrari (bilancio) a Daniela Morgante. Senza contare chi come Pierpaolo Pedetti, presidente della commissione patrimonio, al vertice non è proprio andato. Il sindaco minimizza gli attriti: «Non ci sono stati né battibecchi né toni aspri, ma riflessioni approfondite – spiega Marino – Le discussioni accese ci sono quando la squadra è di persone intelligenti, appassionate e consapevoli delle difficoltà di amministrare la capitale d’Italia, che con determinazione e sapienza sottolineano i loro punti di vista». Ma la realtà parla di una maggioranza 29 Le sedute dell’assemblea capitolina in questa consiliatura che, dopo aver tentato invano di instaurare con la giunta un «dialogo tra pari» sul futuro di Roma, adesso punta a scavalcare gli assessori e a fare da sola.

ASSEMBLEA BLOCCATA

I numeri dell’attività del consiglio comunale sono impietosi. Nel 2014 sono state convocate complessivamente otto sedute nell’aula Giulio Cesare. Tutte praticamente con il medesimo ordine del giorno: quella delibera sull’anagrafe dei rifiuti, presentata dal radicale Riccardo Magi, che si è incagliata in un consiglio straordinario infinito, tra divisioni interne alla maggioranza e numero legale sempre a rischio. In sostanza, quest’anno il consiglio deve ancora toccare palla.

Anche nel 2013, peraltro, le cose non erano andate molto meglio. Finita il 2 dicembre la sessione per approvare il bilancio, l’aula è stata convocata soltanto per un’altra seduta, il 19 dicembre, ma per esaminare una serie di delibere secondarie. Insomma, il consiglio comunale è inattivo (o quasi) da più di due mesi. Segno che qualcosa non va e, in queste condizioni, è dura pensare a cosa succederà quando sotto la statua di Giulio Cesare arriverà la manovra 2014. Le spaccature interne, peraltro, riguardano anche il presidente dell’assemblea Mirko Coratti, anch’egli assente al vertice di sabato scorso e protagonista di un velenoso botta e risposta a distanza con Marino. Coratti ha dimostrato durante la sessione di bilancio di saper svolgere un ruolo di raccordo fondamentale. Ma adesso, con il consiglio fermo, nella maggioranza più di un consigliere vorrebbe la sua testa.

L’OPPOSIZIONE

Visti le continue frizioni con il centrosinistra, adesso l’inquilino del Campidoglio potrebbe avviare un confronto con l’opposizione. Dopo il faccia a faccia con Gianni Alemanno, con cui il sindaco si è lamentato della maggioranza, il dialogo potrebbe estendersi: «Ci saranno incontri istituzionali e credo che i capigruppo di opposizione chiederanno delle riunioni per avere più chiarezza rispetto alla situazione del bilancio e alle prossime iniziative del Campidoglio», annuncia Alemanno.