RADICALI ROMA

Il Messaggero – Unioni civili, maratona d'aula al via e l`opposizione prepara le barricate

di Lorenzo De Cicco

IL PROVVEDIMENTO  Un Registro delle unioni civili per garantire anche alle coppie omosessuali pari accesso alle agevolazioni comunali – dalla casa ai trasporti – rispetto alle coppie sposate. Sarà unico per tutti i Municipi di Roma Capitale, si potrà dire “sì” nella Sala Rossa del Campidoglio, ma anche al Colosseo o a Villa Borghese (così come peri matrimoni laici) e potranno iscriversi le coppie con almeno uno dei due conviventi residente in città. A prescindere dal sesso. «Non sono nozze gay, ma il minimo sindacale in tema di diritti», dice la storica attivista gay Imma Battaglia, prima firmataria della proposta di delibera che domani approderà in Assemblea Capitolina. Per avere l`approvazione definitiva da parte dell’Aula però bisognerà aspettare. Almeno un mese, dato che sempre domani sono calendarizzate, prima delle unioni civili, altre 7 proposte contenenti temi urgenti come le variazioni e gli equilibri di bilancio. «Ma entro la fine dell’anno arriveremo a un voto», assicura Mirko Coratti, presidente del Consiglio comunale e principale esponente di quella parte del Partito democratico che non ha ancora deciso se votare sì alla proposta. «Devo ancora valutare il provvedimento nel merito, di certo su questi temi ognuno avrà libertà di coscienza», dice Coratti. Che insieme ad altri consiglieri di area popolare ad oggi sembrerebbe orientato verso l`astensione. L’opposizione di centrodestra invece prepara una pioggia di emendamenti. «Siamo pronti a una dura battaglia in Aula», garantisce il coordinatore romano di Forza Italia e consigliere comunale Davide Bordoni. «Finora siamo stati esclusi dalla discussione sul Registro. Se le cose non cambiamo, non potremo che opporci». In concreto che cosa cambierà per le coppie omosessuali? Il registro, si legge nel testo della delibera, regolerà i rapporti di «reciproca assistenza morale e materiale tra due persone maggiorenni, dello stesso sesso o di diverso sesso che non siano legate tra loro da vincoli giuridici e che abbiano chiesto l`iscrizione all’interno del registro». In pratica  Il corteo del Gay Pride 2014  ogni forma di convivenza sarà equiparata al matrimonio, ovviamente limitatamente al punto di vista dell`accesso ai servizi e ai benefici comunali: quindi casa, sanità e servizi sociali, trasporti ma anche infanzia, genitorialità, formazione, scuola e servizi educativi.

LA CERIMONIA  Per il rilascio dell`attestato di «famiglia anagrafica di Unione Civile», il Registro contiene anche la proposta di assegnare, su richiesta, i locali comunali generalmente adibiti alla celebrazione dei matrimoni civili. Le coppie gay potranno dire “sì” nella suggestiva Sala Rossa davanti al Marco Aurelio del Campidoglio oppure nella chiesetta sconsacrata di Caracalla. Ma anche negli altri luoghi, dal Colosseo a Villa Borghese, che possono essere messi a disposizione dall`amministrazione, previo compenso, dopo l’approvazione della delibera Panecaldo. A celebrare sarà «un ufficiale di stato civile o delegato del sindaco», esattamente come per le nozze laiche. «È un provvedimento minimo per tutelare le coppie esistenti, specie se anziane – spiega la consigliera Imma Battaglia – Ma anche una pressione politica nei confronti del governo nazionale sui temi dei diritti civili».