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Il ministero alla Regione: "Piano rifiuti ok. Ma…"

L’intesa sul ‘Piano contro l’emergenza rifiuti nel Lazio’ consegnato dal presidente della Regione e commissario straordinario per i rifiuti Piero Marrazzo al ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio l’1 febbraio scorso, e’ stata accordata anche se con quattro ‘indicazioni’ che riguardano soprattutto un riallineamento delle previsioni del piano alla legge sugli obiettivi di raccolta differenziata che e’ successiva all’elaborazione del Piano del Lazio.

Le quattro ‘indicazioni’ sono state stilate dal direttore generale del Qualita’ della vita del Ministero, Giancarlo Mascazzini che aveva il compito di valutare il piano e trasmesse venerdi’ scorso a Marrazzo con una lettera di Pecoraro Scanio, di poche righe, con le quali si da’ l’intesa del Ministero.

Le quattro indicazioni di Mascazzini riguardano l’opportunita’ che vengano prese tutte le misure piu’ efficaci per bloccare l’aumento dei rifiuti previsto dal Piano in tempi piu’ brevi rispetto a quanto scritto e la segnalazione a Marrazzo che il piano deve tenere conto delle percentuali di raccolta differenziata indicate nella legge (entrata in vigore dal 1 gennaio 2007) che indica nel 40% entro il 2007 e nel 60% nel 2011. Una ”doverosa indicazione” fanno notare al Ministero perche’ la legge e’ successiva all’elaborazione del Piano.

E’ dedicata alle tecnologie di smaltimento finale la terza indicazione che peraltro e’ il motivo del ”ritardo” con cui Pecoraro Scanio ha dato la sua intesa al Piano del Lazio. Il Ministero chiede di tenere conto, nelle scelte del ciclo dei rifiuti, delle ”migliori tecnologie gia’ disponibili sul mercato con minore impatto ambientale individuate dalla cosiddetta commissione con Pecoraro-Nicolais (ministro per le Riforme) che ha finito il suo lavoro solo da poche settimane.

Per quanto riguarda la necessita’ di ”ricalcolare” la quantita’ di rifiuti prodotta dal Lazio e, dunque stabilire che potenzialita’ di impianti per il Cdr e’ necessaria in futuro, Mascazzini rileva che applicata la legge sulla raccolta differenziata inevitabilmente anche le tonnellate di Cdr diminuiranno. Quindi le nuove linee dovranno riguardare solo una quantita’ di 200mila tonnellate