RADICALI ROMA

LA GIUNTA RADICALI ROMA INCONTRA LE ASSOCIAZIONI GLBT, RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL 23 GENNAIO 2007

Presenti:
IERVOLINO
PINNA
MASCIOTTI
DE FALCO
CARTENY
BACARO
 
Sono inoltre presenti rappresentanti di:
Arci Gay: Alessandro POTO
Arci Lesbica: Celeste BURATTI

CGIL Nuovi Diritti: Salvatore MARRA
Gruppo Pesce: Paolo SORDINI
Rosa Arcobaleno: Luca e Daniele

 
IERVOLINO-RR
Abbiamo deciso di cominciare la raccolta firma per la delibera sulle Unioni Civili, per una serie di motivi: 1) la proposta di delibera del nostro consigliere Quadrana giace in Aula senza incontrare la volontà politica anche del Sindaco di discuterla; 2) perché la valenza di un registro a Roma assumerebbe un significato nazionale, soprattutto  con un Sindaco come Veltroni. Sapete meglio di me come a livello nazionale ci sia un’aspettativa di cosa accadrà entro fine gennaio; quindi chiedo anche a voi quali sono le aspettative delle vostre associazioni sul tema, sia in termini locali che nazionali. Il testo che vi è stato distribuito, da noi elaborato, è ovviamente una proposta emendabile ed aspettiamo anzi collaborazione. Ma aiuto non solo per questo aspetto, ma anche organizzativo: quando cominciare (10 febbraio?), come lanciare l’iniziativa della raccolta firme etc. Per inciso nell’ultima direzione di Radicali Italiani ci sono diverse perplessità da parte di alcuni compagni anche deputati sull’effettiva fattibilità di una legge nazionale sulle unioni civili, vista anche l’aria che tira in questi giorni. Dobbiamo raccogliere le 5000 firme.
 
MASCIOTTI-RR
Anche se sottolinerei che dovremmo superare di slancio il numero di 5000, proprio per dare una certa rilevanza e valenza all’iniziativa.
 
POTO-ARCIGAY
Sulla situazione nazionale sappiamo bene che verrà fuori una sorta di aborto compromissorio fra Bindi e Pollastrini, in cui ci sarà semplicemente il riconoscimento, dopo un accertamento di convivenza, con minimi diritti (assistenza in caso di malattia), ma senza alcuna garanzia o diritto maggiore. Noi tutto ciò lo riteniamo indegno ed insufficiente. Per esempio sul testo da voi proposto con il richiamo alla Costituzione sulla famiglia naturale lo ritengo limititativo, anche se sono consapevole che bisogna pur avere un grimaldello per cominciare a parlare del problema. Quindi per essere chiari il compromesso nazionale che si va delineando è per noi inaccettabile, così come lo è per tutto il movimento romano. Veltroni ha esplicitamente dichiarato che intende aspettare il 31 gennaio la decisione nazionale, per poi muoversi in quell’alveo, sostenendo che a Roma, pur con una maggioranza così schiacciante non ci sono i numeri per approvare delibere avanzate. Parliamoci chiaro la Vicesindaco di Roma è la fotocopia delle Binetti, non solo fisicamente, quindi non ci aspettiamo proposte. Sulla raccolta firme vi dico subito che i gay romani non firmeranno, per paura di essere in qualche modo “schedati” anche con la semplice firma sul modulo. Anche all’ultimo Gay pride eravamo 5-6000, mentre fra 3.500.000 abitanti di Roma dovremmo essere qualche centinaio di migliaio. Quindi avere solo 5000 firme, con numeri così alti di omosessuali, lo ritengo riduttivo.
 
IERVOLINO-RR
Noi pensiamo, per la raccolta, soprattutto a tavoli nelle strade, oltre quelli presenti durante le serate gay o altre iniziative mirate. Quindi vi chiederei di far passare il messaggio di inizio della raccolta firme e far partecipare alcuni degli iscritti alla raccolta con i tavoli, proprio perché ritengo che la raccolta fra la  gente in un momento di massimo dibattito possa appoggiarsi su un “sentire comune”, un incremento della sensibilità diffusa, per non limitarsi solo alla raccolta fra di noi.
 
MARRA-CGIL Roma e Lazio
A parte sostenere quanto detto fin ora, vorremmo far notare che alcune discriminazioni per esempio lavorative sono state superate già nel 1999, la gente le percepisce come superate da molto tempo, mentre permane il problema della visibilità. Quindi d’accordissimo con l’idea di raccolta firme diffusa ed anzi come ufficio di acquisizioni nuovi diritti della CGIL mi metto a disposizione per fare da tramite, anche se non vi nascondo le difficoltà burocratiche che troverò. Propongo a tutte le associazioni che sono qui stasera di organizzare un’ Assemblea Popolare allargata per esempio a tutti i rappresentanti istituzionali (consiglieri), affiancandoci una conferenza stampa.
 
 
DE FALCO-RR
Però invitando i consiglieri comunali corri nel paradosso logico di invitare chi avrebbe il titolo istituzionale per poter presentare proposte in Consiglio.
 
MARRA-CGIL
Ma il senso è anche fare un’iniziativa che stani chi si oppone, sì da identificare per così dire il nemico, chi pubblicamente si oppone ad iniziative di riconoscimento dei diritti degli omosessuali.
 
MASCIOTTI-RR
Ritengo, proprio per quello che tu dicevi, che sia necessario coinvolgere in questa raccolta quante più partiti o istituzioni possibile.
 
POTO-ARCI GAY
Se ipoteticamente potessimo avere 10.000 firme sicure fra “di noi” senza che se ne parli in giro, non lo riterrei un fatto positivo; cioè se incontro singolarmente alcuni consiglieri trovo sensibilità e disponibilità, ma poi nelle posizioni pubbliche tutti sono costretti a legami di posizione di partito. Allora la provocazione consiste nel coinvolgere proprio questi personaggi, affinché pubblicamente testimonino il loro intendimento, a prescindere che poi della proposta di delibera se ne parli o no.
 
MARRA-CGIL
È un po’ quello che è successo con la vicenda Stazione Termini: abbiamo costretto Veltroni a fare un passo indietro.
 
BURATTI-ARCI LESBICA
Faccio parte del correntone DS e del coordinamento arcigay- arcilesbica nazionale e quindi seguo soprattutto vicende nazionali, ma conoscendo bene Veltroni sono sicura che non voglia avere niente a che fare con il mondo gay, anche perché è circondato da consiglieri  di area cattolica. Per esempio noi in X municipio abbiamo fatto un buon lavoro, costringendo la Margherita a votare sì alla nostra mozione, cosa che non è successo per esempio in XI. Come Arcilesbica dico che porrò la questione da voi proposta alla mia organizzazione, anche in termini di richiesta di aiuto per la raccolta e cercherò di spingere, anche perché mi sembra buona. Permane però il problema della visibilità, come detto giustamente prima dal rappresentante dell’Arcigay.
 
 
MARRA-CGIL
Il discorso mi pare chiaro: la proposta che arriverà dal nazionale sarà insoddisfacente e quindi rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo facendo qualunque iniziativa che susciti dibattito ed interesse sulla tematica.
 
BURATTI-ARCILESBICA
Giovedì abbiamo un incontro con Fassino e vedremo cosa ne esce; noi siamo intenzionati anche a fare uno sciopero della fame, qualora la proposta nazionale cozzasse con le nostre aspettative, alla luce di quanto dichiarato dalla vice capo gruppo dell’Ulivo (Marina Sereni) a Pesaro, cioè che i PACS  non ci saranno.
 
MARRA-CGIL
Nell’ultimo coordinamento per il Gay Pride, l’obiettivo che si sta calibrando è quello della parità di diritti, con intenzione di richiesta proprio di matrimonio fra omosessuali.
 
SORDINI-Gruppo PESCE (gruppo nuoto gay e lesbiche)
Noi siamo molto delusi su quello che si va delineando a livello nazionale e pertanto riteniamo utile tutto, compreso questa vostra iniziativa di raccolta firme, mentre come collaborazione fattiva ed organizzativa non mi sento di poter garantire partecipazione, perché siamo impegnati su tanti fronti, compresa una manifestazione sportiva nazionale, mentre saremo pronti a sfruttare tutti i nostri contatti per divulgare la nostra iniziativa.
 
IERVOLINO-RR
Noi possiamo farci carico della parte organizzativa stretta: tavoli, conferenze stampa et
c..Quello che vi chiediamo è una sorta di catena volta a diffondere più possibile l’iniziativa, soprattutto per via telematica, magari con un link con i nostri riferimenti. Quindi vi chiediamo: disponibilità alla partecipazione degli eventi e divulgazione soprattutto on line della raccolta firme.
 
BURATTI-ARCILESBICA
Sicuramente della promozione ce ne possiamo fare carico, soprattutto con i link. Condivido che l’iniziativa nel Comune di Roma possa avere una risonanza nazionale; ripeto magari con iniziative non violente tipo sciopero della fame e della sete possiamo fare sufficiente rumore
 
 
 
POTO-ARCI GAY
Fassino era partito dicendo: noi proponiamo i PACS e poi vediamo la destra cosa ci risponde; noi abbiamo detto: attenzione i PACS sono già una mediazione. Veltroni partecipa solitamente ad ogni inaugurazione, ma nella fiaccolata per Paolo Seganti è venuto solo ob torto collo per una serie di pressioni che siamo riusciti ad imporre.
 
PINNA-RR
Credo che sia importante far passare la proposta non di nicchia per gli omosessuali, ma come avanzamento dei diritti civili. Ho constatato che nei posti in Italia dove registri di questo tipo sono stati istituiti, il numero degli iscritti è piuttosto basso; allora chiedo: non si potrebbe sensibilizzare gli interessati (per esempio in X municipio) ad usufruire dello strumento, magari con un volantinaggio o altre iniziative atte a far conoscere l’esistenza dei registri?
 
POTO-ARCIGAY
Teniamo presente che spesso questi registri non offrono effettiva estensione di diritti: sono già previsti dalla Costituzione e quindi molti non si iscrivono per protesta, considerando questo strumento una soluzione di minima. E poi il discorso dei numeri (pochi o molti iscritti ai registri) la trovo pretestuosa, perché secondo me, secondo noi, anche la singola situazione va tutelata, vedi il caso Welby: anche se Piero fosse stato solo lui in quelle condizioni, andava comunque tutelato nelle sue aspettative di diritto.
 
PINNA-RR
Concordo, però è necessario che la motivazione di mancata iscrizione – assenza di diritti derivati – emerga altrimenti questo silenzio potrebbe essere da alcune forze politiche interpretato strumentalmente: in realtà i cittadini non chiedono i pacs. Inoltre volevo aggiungere qualcosa sui tavoli: dalla nostra esperienza della raccolta firme per il referendum sulla legge 40 possiamo dire che all’inizio le persone disponibili sono generalmente poche, ma poi, con il passaparola, nel mezzo ed alla fine della campagna le persone disponibili sono molte di più.
 
LUCA-ROSA ARCOBALENO
Avevamo già pensato di fare una raccolta di firme simile subito dopo Padova e quindi appoggeremo senz’altro l’iniziativa. Anche se dopo la riunione di domenica ho capito che indipendentemente dall’accoglimento o meno della proposta, sarà utilissimo alimentare il dibattito, anche se dovremmo trovare il momento giusto per l’iniziativa ed indico marzo.
 
IERVOLINO-RR
Ribadisco che secondo me invece subito dopo la fine di gennaio, dopo le proposte nazionali (inidipendentemente dal dibattito o risultati che ne potranno scaturire) potrebbe essere il momento di battere il ferro a caldo. Sfruttando sia l’idea della conferenza stampa che dell’Assemblea Popolare.
 
CARTENY-RR
Volevo sapere da voi che forse ne sapete di più qualcosa circa il gemellaggio fra Parigi e Roma, potrebbe essere questo link dialettico latore di un avanzamento delle posizioni dell’amministrazione comunale
 
MARRA-CGIL
Tieni presente che Veltroni è democristiano, non socialista!
 
IERVOLINO-RR
Quale potrebbe essere una buona allocazione per l’iniziativa di lancio
 
MARRA-CGIL
Noi ne abbiamo diverse sicuramente disponibili.
 
MASCIOTTI-RR
Sarebbe utile cercare di coinvolgere anche ruoli istituzionali che so dei municipi, per fornire anche uno spaccato diffuso, oltre che garantirti visibilità. Capisco che oberarci di organizzatività potrebbe farci slittare nei tempi.
 
IERVOLINO
Operativamente: domani gireremo a voi e a chi stasera non c’è copia della bozza di mozione; organizzerei questo convegno e conferenza stampa a pochi giorni dalla partenza della campagna. Presumo che ci dovremo prendere 10 – 15 gg per 1) pubblicizzare l’appello, 2) conferenza stampa, 3) fare il comitato e partire con la presentazione dell’appello.
Ci aggiorniamo ai prossimi giorni.
 
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