RADICALI ROMA

La Repubblica (ed. Roma) – Farmacie comunali in profondo rosso il Campidoglio pensa a come venderle

I costi superano di molto il fatturato: le peggiore performance di tutta Italia  Farmacap, che gestisce 43 “negozi di medicine”, ha perso 15 milioni nel 2013  SONO tra le più costose d`Italia e, come nel caso del Comune di Roma, contribuiscono a far lievitare il debito delle amministrazioni comunali che le possiedono. Parliamo delle farmacie pubbliche, 1.614 in tutta la penisola ma con una rappresentanza più massiccia in termini di costi proprio nel Lazio. In media, secondo l`analisi del Commissario straordinario per la revisione della spesa, le farmacie comunali laziali pesano ogni anno sui bilanci pubblici per 38,6 milioni di euro. A tanto ammontano le spese correnti che, tra l`altro, rappresentano nel loro insieme la cifra più elevata d`Italia, seguita dai 33 milioni della Lombardia, dai 28 dell`Emilia Romagna, dai 21 della Toscana e dai 13,8 dell`Umbria. Ma non è tutto perché quello che colpisce è soprattutto la spesa media corrente calcolata per singola farmacia. Nel Lazio, e in particolare a Roma che raccoglie il numero maggiore di esercizi, il dato è pari a 244.300 euro. Una cifra enorme se confrontata con i 73.660 medi di Milano e della Lombardia, o ancora con i 93.000 della Toscana o i 132.700 dell`Emilia Romagna. Di conseguenza, le spese medie sostenute da una singola farmacia pubblica a Roma superano abbondantemente del doppio quelle delle altre grandi città italiane. Questo conferma la prassi degli sprechi e dei clientelismi che si annida ormai da anni nel settore e che ha portato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ad avviare la vendita della controllata Farmacap. L`azienda gestisce infatti le 43 farmacie comunali ha accumulato negli ultimi anni ingenti perdite economiche che sono arrivate nel 2013 a un totale di 15 milioni. Già nel 2012 un`operazione di due diligence, controllo dei conti, fatta dal revisore privato Ernst & Young, dimostrò che il buco aveva raggiunto i 10 milioni, poi aumentati  nei mesi successivi. Come è emerso nei mesi scorsi da uno studio pubblicato dal Partito radicale, alcune farmacie comunali in zone periferiche della Capitale pagano affitti annuali esorbitanti (106mila euro a Selva Candida, 172mila al Torrino, 108mila a Torraccio di Torrenova ). Tanti soldi che oggi spiegano come la squadra di Cottarelli sia giunta al valore totale di 38,6 milioni di euro. Tornando ai numeri, le 158 farmacie pubbliche laziali si sommano alle 1.333 private. In tutto 1.491 esercizi che confrontati con gli oltre 5,5 milioni di abitanti regionali, portano la media generale a 3.689 abitanti per singola farmacia. Una tipicità tutta italiana se è vero che molti Paesi europei non prevedono l`esistenza di farmacie pubbliche. Questo accade per l`Austria, la Germania, la Danimarca, la Spagna, il Lussemburgo e la Grecia dove il servizio di vendita dei farmaci è affidato solo a imprenditori privati convenzionati con il sistema sanitario nazionale.

(d. aut.)