RADICALI ROMA

L’altolà dei Radicali al Senato “No uffici in Largo Toniolo 10”

Sit in contro la conversione di un palazzo residenziale in centro. Epolis pag. 26.

Stop alla città della politica.Questo lo slogan usato dai Radicali, esponenti del Municipio I e residenti del centro storico, scesi in piazza ieri contro la richiesta del Senato che prevede il cambio di destinazione d’uso  da residenziale (categoria A4 popolare) a uffici  di un palazzo in Largo Toniolo 10. Un palazzo di quattro piani, undici appartamenti e tre negozi (destinazione d’uso commerciale C1) per una superficie di 1761 metri quadrati. Il palazzo, che si trova alle spalle di Palazzo Madama, è stato acquistato dal Senato nel 2003 dall’immobiliare Goldoni, liquidata subito dopo la cessione dell’immobile. Intanto, ieri pomeriggio, dopo il sit-in dei Radicali, il Consiglio comunale ha rinviato la votazione della delibera per il cambio di destinazione d’uso del palazzo di Largo Toniolo 10, fissata per le 16. “Il piano regolatore vigente e quello in adozione vietano il cambio di destinazione d’uso delle abitazioni residenziali in Centro Storico, per evitare l’emorragia di abitanti Lo ha detto Mario Staderini, capogruppo della Rosa nel Pugno in Municipio I “ Soltanto il Comune può variare la destinazione d’uso”. Eppure, il Senato ha acquistato il palazzo di Largo Toniolo, ottenendo già finanziamenti di 10 milioni di euro dal Cipe per il lavori di conversione delle abitazioni in nuovi uffici, con tanto di parquet di rovere e 70 parcheggi per motocicli ad uso del Senato a pian terreno. Il 5 maggio 2007 il consiglio del Municipio I si era già espresso sulla vicenda con voto contrario. Ma c’è dell’altro. Il 30 agosto del 2006 il sindaco Veltroni aveva scritto una lettera al presidente del Senato Marini, chiedendo “una pausa di riflessione” sulla conversione del palazzo di Largo Toniolo 10 ad archivi, centralino e sala informatica a 71 posti di lavoro del Senato. La missiva del sindaco aveva lo scopo di evitare “la crescente terziarizzazione” del centro. Staderini si domanda cosa sia successo il 13 aprile 2007 quando la giunta capitolina ha dato l’avvio al cambio di destinazione d’uso e come il Senato abbia potuto acquistare il palazzo sapendo che il Prg vietava l’utilizzo ad uffici. IL CAPOGRUPPO DI AN al I municipio Federico Mollicone ha aggiunto che “il comune deve prendere posizione contraria” e che “bisogna difendere la residenzialità del centro”. “Siamo di fronte ad un altro problema di non legalità, di regole non rispettate”, ha detto il segretario nazionale dei radicali Rita Bernardini. “Stiamo assistendo ogni giorno di più alla cacciata dei residenti storici a favore della città della politica “, chiude Viviana di Capua, presidente dell’associazione residenti del Centro Storico”