RADICALI ROMA

Lazio, imprese ok. Tra luci e ombre

L’imprenditoria romana mantiene il proprio dinamismo. Nel terzo trimestre dell’anno, infatti, le aziende della Regione sono cresciute del doppio rispetto alla media nazionale. E Andrea Mondello, presidente di Unioncamere Lazio e della Camera Commercio di Roma, non nasconde la soddisfazione.

I DATI – Secondo Movimprese, la rilevazione trimestrale sull’andamento demografico delle imprese condotta da Infocamere, “il saldo tra le iscrizioni e le cessazioni” è stato “pari a 2.977 unità, con un tasso di crescita dello 0,52% (contro 0,25% della media nazionale). La consistenza numerica delle imprese iscritte negli appositi registri delle Camere di Commercio del Lazio ha raggiunto quota 575.737 unità (9,4% del corrispettivo totale nazionale). La provincia di Roma gioca un ruolo trainante nell’ottima performance del Lazio: il saldo tra le iscrizioni e le cessazioni di impresa è stato di 2.336 unità, pari al 78% dell’intero saldo regionale”. Il dato nazionale segna un trend positivo di minore portata, ma è alto il livello di mortalità delle aziende.

MONDELLO SODDISFATTO – Mondello se ne accorge e spiega: “Nel trimestre abbiamo registrato un intenso turnover nella nostra regione: le iscrizioni sono state 9.032, contro 6.055 cessazioni. Ciò conferma i profondi processi di ristrutturazione e riposizionamento in atto nel nostro sistema imprenditoriale in quest’ultimo periodo. In particolare – prosegue – chi ha superato la selezione oggi è più forte e tende a crescere. Chi entra adesso sul mercato sceglie modelli societari più robusti, come conferma il dato sulle società di capitali, che rappresentano la forma giuridica a più alto tasso di crescita: +0,85%”. Poi l’assist all’amico Veltroni. “Questi risultati vanno di pari passo con gli ottimi risultati economici ottenuti in questi ultimi anni dal Lazio e, in particolare, da Roma. Risultati – chiude Mondello -che potranno consolidarsi nel futuro se le nostre imprese sapranno esprimere una crescente capacità di fare rete”.

LE REAZIONI – E se il sindaco di Roma mette in evidenza le ottime performance (“cresciamo il doppio dell’Italia”) e il governatore Marrazzo lo segue a ruota (“il Lazio si conferma trainante”), il presidente della Provincia Gasbarra precisa: “Siamo la Ferrari d’Italia, ma pesa troppo la burocrazia”. Non a caso Federlazio lancia l’allarme: “Ci sono gravi difficoltà per centinaia di piccole e medie imprese nel Lazio a causa dei finanziamenti regionali già deliberati e non ancora erogati”. E l’opposizione capitolina usa il sarcasmo: “Il Lazio e Roma crescono nonostante Veltroni e Gasbarra – dice il coordinatore di Forza Italia a Roma Francesco Giro – E a Roma e nel Lazio crescono solo i soliti noti, le aziende grandi o grandissime”.