RADICALI ROMA

Metro C – Magi: Dimissioni Improta atto dovuto. Nota del Mit ha dell'incredibile. Presa in giro la città e tutti i suoi rappresentanti in Consiglio

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere comunale Radicale
La nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dell’incredibile. Dalla relazione della Commissione sicurezza emergono una montagna di carenze enormi in merito ad aspetti strutturali, non questioni di dettaglio ma ad esempio riguardanti il software ATC, cioè il cuore stesso della gestione della metropolitana, oppure la mancata trasmissione di documentazione fondamentale per l’autorizzazione all’apertura della linea.
Perchè il sindaco Marino ha dovuto occupare il Ministero per conoscere i motivi del parere negativo all’apertura che il suo Assessore alla Mobilità, Roma Metropolitane e l’Atac non potevano non conoscere da giorni? Perchè ancora ieri sera l’assessore Improta negava il rinvio dell’inaugurazione quando in base ai dati certamente in suo possesso era scontato che non potesse avere luogo.
Ma questa è solo l’ultima parte del dramma.
Dall’inizio di questa consiliatura ho tentato di mettere in guardia il sindaco e la giunta, continuando a seguire le vicende della principale opera strategica in costruzione in Italia come abbiamo fatto negli anni scorsi come Radicali.
Ho criticato duramente l’Atto attuativo del settembre 2013 che – in contraddizione con il contenuto della memoria dell’assessore del luglio dello stesso anno in cui si individuavano chiaramente le responsabilità del “Contraente generale” all’interno del quadro giuridico della “legge obiettivo” –  ha riconosciuto alle imprese ulteriori benefici economici e ulteriori dilazioni nella consegna dell’opera.
L’assessore Improta dopo aver sponsorizzato e rivendicato politicamente quell’Atto che avrebbe dovuto finalmente assicurare costi e tempi certi ne ha fatto uno dei motivi alla base della revoca del precedente Cda di Roma Metropolitane.
Tutti le scadenze fissate da quell’atto sono saltate, gli unici effetti sono stati peggiorativi per l’interesse pubblico. Eppure qull’atto è stato presentato alla città come risolutivo.

Ho posto interrogativi gravi e pesanti al sindaco Marino e all’assessore Improta, senza mai ricevere risposte soddisfacenti. Quello che sta accadendo in queste ore dimostra che chi è davvero contro la realizzazione di questa opera fondamentale per Roma non è chi, come me, contesta l’illegalità delle procedure ma chi non vi ha mai prestato la necessaria attenzione.

Le responsabilità ovviamente sono enormi, condivise e trasversali, e iniziano con l’inizio stesso della storia di questa opera. Ci troviamo davanti a violazioni dei principi comunitari sulla concorrenza e della normativa sugli appalti, a riconoscimenti economici illeciti a cui non ha corrisposto consegna anticipata dell’opera.
Ma sicuramente ci sono anche responsabilità politiche di questa Amministrazione.
Se, come ci ha ricordato il sindaco oggi, “questa città deve avviarsi sulla via del rigore e della serietà” allora le dimissioni dell’assessore Improta, per le responsabilità politiche che si è assunto nella partita Metro C in questa consiliatura, sono un atto dovuto.
Confidiamo che la Procura della Corte dei Conti alla quale abbiamo fornito nei mesi scorsi tutte le informazioni e la documentazione in nostro possesso prosegua nella sua inchiesta anche oltre il lasso temporale finora preso inconsiderazione.