RADICALI ROMA

Migranti, Radicali a Tiburtina: "E’ qui la bancarotta dell’umanità, chiederemo incontro al prefetto"

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Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma

Mentre su Roma si abbatte un violentissimo temporale, circa 200 persone, tra cui diversi bambini, per lo più eritrei in fuga dalla dittatura e quindi potenziali beneficiari di protezione internazionali si apprestano a trascorrere la notte in un accampamento di fortuna, nell’inerzia delle istituzioni e in attesa dell’ennesimo sgombero che li sposterà di qualche centinaio di metri. Come in un tragico gioco nell’oca. Ecco cos’è, nella Capitale d’Italia, la bancarotta dell’umanità denunciata da Papa Francesco.

La tendopoli all’ombra della stazione Tiburtina – dove questi migranti possono contare solo sull’impegno degli instancabili volontari di Baobab experience, sull’assistenza legale di alcune organizzazioni tra cui noi radicali e sulla solidarietà dei romani – è lo specchio del fallimento della politica europea sull’immigrazione, della progressiva chiusura delle frontiere e dell’adesione degli stati nazionali alle peggiori istanze populiste e xenofobe.

Dalle testimonianze che abbiamo raccolto oggi, è emerso anche che queste persone, pressoché tutte già identificate, non hanno neppure la possibilità di presentare richiesta di asilo a causa della lentezza delle procedure, mentre l’amministrazione comunale persevera nella sua colpevole indifferenza. Il solo intervento atteso è quello delle forze dell’ordine che con ogni probabilità nelle prossime ore sgombreranno l’accampamento senza che si sia individuata alcuna sistemazione alternativa. Eppure si tratta appena di 200 persone in una città di 3 milioni di abitanti.

Davanti all’evidente violazione dei più elementari diritti umani, come Radicali non intendiamo chiudere gli occhi. Per questo chiederemo al prefetto un incontro urgente affinché si ponga subito rimedio a questa situazione surreale e inaccettabile.