RADICALI ROMA

Serve un nuovo piano per la mobilità, non basta aprire ai privati

“ATAC subaffida una parte del servizio: due lotti e dieci linee. La volontà di 300.000 romani, a distanza di due anni, ha scardinato l’ottusa negazione di un fatto. ATAC non riesce a garantire il servizio. Non ci riesce da anni. Oggi, purtroppo, la pandemia e l’impossibilità di stipare le persone nei mezzi stanno rendendo ancor più evidente questa incapacità. È una capitolazione di chi sbandiera la democrazia diretta con una mano e da due anni nasconde con l’altra il più importante esercizio di democrazia partecipata di sempre a livello locale”. Così in una nota Leone Barilli e Francesco Mingiardi, segretario e presidente di Radicali Roma.

“La Sindaca ancora oggi non proclama la vittoria del “Sì” al referendum per la messa a gara del trasporto pubblico locale proposto da noi Radicali l’11 novembre 2018, ma poco alla volta e in sordina apre ai privati allora tanto vituperati. Eppure oggi come non mai la proclamazione e la successiva discussione in Assemblea capitolina sarebbe necessaria. Ora serve la pianificazione e il controllo. Ora serve un’idea complessiva e attentamente pianificata di mobilità. Mettere a gara due lotti senza una pianificazione può non dare i risultati sperati: ci vogliono trasparenza, pubblicità e apertura. La mano pubblica deve vedersi in questo. Ci vuole il manico e la capacità di rivendicare il ruolo pubblico della pianificazione a tutela del servizio e di chi ci lavora. Fare una gara qui e una gara li non è ancora una vittoria. Ci vuole un cambio di prospettiva”.