Il congresso impegna gli organi dirigenti a definire e promuovere una grande battaglia politica tesa a mettere al centro dell’azione di governo la riforma della giustizia per il rispetto e l’attuazione della Costituzione.E’ necessario dare una risposta positiva alla domanda di certezza del diritto, che si realizza anche attraverso la durata ragionevole dei processi e la certezza della pena.
La battaglia di civiltà per l’amnistia e l’indulto aveva tra le sue premesse quello di offrire uno strumento di “ giustizia e di ragionevolezza, rendendo possibile al legislatore l’attuazione di riforme di ampio respiro” ( appello amnistia per la legalità).
Oggi che i Radicali sono presenti nel Parlamento e nel Governo hanno la responsabilità di dare continuità a quanto fatto con l’indulto, altrimenti questo provvedimento apparirebbe ai più come un atto inutile e dannoso per la società, figlio di un perdonismo e di un buonismo ingiusto e anacronistico.
L’indulto visto come provvedimento necessario, ma non sufficiente e “ quale premessa e condizione per una riforma complessiva della giustizia” e pertanto “ il primo obiettivo deve essere quello di una sicura e tempestiva calendarizzazione parlamentare della discussione”
( Comitato Nazionale del 2-4 giugno 2006).