RADICALI ROMA

Nomadi – Presidi vigilanza nei campi: illegittimi e spreco risorse

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino
C’è la seria probabilità che l’allarme sociale si crei ad arte per giustificare la proroga di un servizio illegittimo, inutile e affidato senza gare, che costa milioni di euro l’anno alla collettività e che è servito ad assorbire le clientele della politica. E’ necessario voltare pagina e cominciare a investire quei milioni in politiche per il superamento e la chiusura dei “campi nomadi”
In merito ai “presidi di vigilanza” presso i cosiddetti villaggi attrezzati in cui vivono circa 5 mila cittadini Rom è necessario chiarire alcuni aspetti importanti proprio perchè riguardano la legalità, la sicurezza e l’uso efficacie delle risorse pubbliche, tutte caratteristiche che dovrebbero essere proprie dei provvedimenti adottati da un’amministrazione pubblica. Questi “presidi di vigilanza” non esistevano negli accampamenti prima del 2008 e rientrano infatti tra le misure adottate nell’ambito della “emergenza nomadi” dichiarata nel 2008 dal governo Berlusconi e del conseguente “piano nomadi” dell’amministrazione Alemanno. Su tutta quella stagione si è pronunciato prima il Consiglio di Stato poi la Corte di Cassazione con sentenza definitiva che ha dichiarato l’illegittimità della dichiarazione di stato d’emergenza annullando le disposizioni regolamentari sui campi che le varie regioni avevano emanato nell’ambito della stessa.
Il servizio di guardiania o sicurezza negli otto “villaggi della solidarietà” nel 2013 è costato ai romani circa 3,8 milioni di euro (come ci ha rivelato il recente rapporto dell’Associazione 21 luglio “Campi nomadi Spa”) risorse che vanno interamente a Risorse per Roma con affidamento diretto, ad essi vanno aggiunti altri 9,5 milioni per altri costi di gestione, 3 milioni per la scolarizzazione e solo 35 mila euro per le attività di inclusione sociale, lavorativa ecc .
Questo è il vero scandalo che i romani devono conoscere, lo scandalo di riscorse pubbliche impiegate per tenere aperti i campi e per poi sorvegliarli.
E’ necessario riconvertire al più presto queste risorse in politiche di chiusura dei campi e di inserimento lavorativo e abitativo che siano rivolte ai cittadini Rom e a tutti i cittadini in difficoltà. Per questo non solo sono fortemente contrario alla proroga dei servizi in scadenza ma se necessario diffiderò formalmente l’Amministrazione dal rinnovare questi affidamenti.