La decisione del movimento radicale di presentare liste Bonino Pannella in tutte le regioni italiane in cui si sarebbe andati al voto, decisione presa già molti mesi fa e ufficializzata formalmente nel corso dell’ultimo congresso di Radicali italiani del novembre scorso, ha preso corpo nel Lazio con la candidatura di Emma Bonino. L’urgenza che era ed è alla base di quest’iniziativa e di questa candidatura, a sostegno della quale sono poi confluite le forze politiche del centrosinistra, sta nel tentativo, tutt’altro che facile, di dare un contributo che segni una svolta rispetto al degrado in cui il sistema politico italiano ha gettato le istituzioni determinando la sfiducia, se non la disperazione, di larga parte degli elettori. In questo senso si tratta di elezioni con una forte valenza politica, non solo per le ampie e fondamentali competenze attribuite alle regioni in seguito alla riforma del titolo V della Costituzione, ma perché attraverso questo confronto elettorale riusciremo forse a porre al centro del dibattito e dell’azione politica alcune priorità proprie dell’approccio radicale alla politica.
Le nostre priorità sono l’affermazione dello stato di diritto e della legalità innanzitutto nella condotta delle istituzioni, dei partiti e di tutti i soggetti che concorrono alle decisioni politiche e all’amministrazione pubblica. Senza queste condizioni, al momento negate ai cittadini italiani e alla vita pubblica del nostro paese, non può esserci democrazia né partecipazione democratica. È per questo che, sin dall’inizio, questa sfida è stata da noi combattuta con lo sforzo di presentare proposte politiche e programmatiche, su cui troverete riferimenti nell’articolo di Massimiliano Iervolino, adatte ad affrontare i gravi problemi propri della nostra regione, ma con la consapevolezza che occore affermare la certezza del diritto e delle regole altrimenti anche il migliore e più avanzato programma sarà vanificato e reso astratto e inattuabile.
È in quest’ottica che, soli nel panorama politico italiano, dall’inizio di gennaio quando è stata ufficializzata la candidatura di Emma Bonino alla metà di marzo, cioè a due settimane dal voto abbiamo denunciato: le modifiche che in molte regioni venivano apportate alle leggi elettorali regionali in prossimità della scadenza elettorale, le gravi e reiterate omissioni da parte delle istituzioni e di altri soggetti (Ministero dell’Interno, comuni, Rai) rispetto agli obblighi di legge sulle procedure ineretni la presentazione delle liste, i falsi commessi dalle forze politiche nell’atto di presentare le liste stesse, la negazione delle quattro settimane di campagna elettorale previste dalla legge. Emma Bonino con la sua iniziativa nonviolenta di sciopero della fame e della sete ha fatto emergere una situazione di negazione dei requisiti minimi di legalità che devono essere alla base di una competizione elettorale, e ha dato risalto a un panorama di scorrettezze, di prepotenze, di degrado civile di cui la vicenda della lista Pdl della provincia di Roma è la coerente rappresentazione.
Il metodo, le convinzioni, le idee e la cocciutagine che hanno contraddistinto questi ultimi mesi di iniziativa politica radicale sono quelli di sempre e sono quelli con cui sul territorio romano e laziale l’associazione Radicali Roma ha operato negli ultimi anni. La battaglia sulle unioni civili al Comune di Roma, la delibera di iniziativa popolare per l’istituzione dell’Anagrafe pubblica degli Eletti e dei Nominati, la campagna per gli 8 referendum regionali il comitato Nathan, sono solo alcune delle principali iniziative intraprese.
Per tutti questi motivi ti invitiamo a votare Emma Bonino alla presidenza della regione Lazio e a votare lista Bonino Pannella per il consiglio regionale, perché una rivolta nonviolenta, morale, politica, sociale, è necessaria e ti è necessaria.
Riccardo Magi
segretario di Radicaliroma, candidato per la lista Bonino Pannella alle elezioni regionali nel Lazio