RADICALI ROMA

Ostia – Incendio doloso X municipio. Radicali: concessioni già 'in fumo' da anni perché non rispettate. Pubblicheremo su opencampidoglio.it gli atti bruciati

 

brecciadiostiaDichiarazione di Riccardo Magi, consigliere Radicale capitolino, e di Paolo Izzo, segretario Radicali Roma

L’incendio doloso nell’archivio del X municipio in cui si trovavano le concessioni degli stabilimenti balneari di Ostia, mostra quanto sia stato opportuno l’esposto che abbiamo depositato presso la Procura della Repubblica due giorni fa, in cui è stata riportata la attenta e documentata misurazione di tutte le altezze delle barriere – barriere innalzate dai gestori balneari contravvenendo a quanto richiesto nelle stesse concessioni loro accordate – ed è una coincidenza che ha dell’incredibile. Opportuno quanto i controlli che stanno avvenendo in queste ore da parte della Capitaneria di Porto su richiesta della Procura.

Come sottolinea il Sindaco questo incendio non può che essere un “Atto intimidatorio contro la politica della legalità”, ovvero la politica che ha portato, sempre a seguito di un nostro esposto, le autorità locali a riaprire gli accessi pubblici al mare abusivamente ostruiti dagli stabilimenti. I documenti presentati in questo nuovo esposto dimostrano, a nostro avviso, che alcune delle concessioni andate bruciate andrebbero anche ritirate per l’evidente violazione di leggi nazionali ed europee. Per questo vogliamo leggere il gravissimo attacco alle istituzioni, che tale incendio rappresenta, come un segnale che ci indica che abbiamo trovato la chiave giusta per affrontare l’illegalità onnipresente ad Ostia. Le concessioni sono andate “in fumo” da anni, perché non sono state rispettate con la reticenza di tutte le istituzioni.

Dopo quanto accaduto questa notte abbiamo deciso di pubblicare sul sito Opencampidoglio.it la maggior parte delle concessioni riguardanti gli stabilimenti di Ostia, da noi acquisite tramite accesso agli atti nei mesi scorsi e già trasmesse alla Procura, allegate all’esposto di un anno fa.