RADICALI ROMA

Pedofilia/Vaticano – in un processo che si terrà a Napoli verrà chiesta l’acquisizione, per la prima volta in Europa, dei documenti…

Sull’argomento e sui temi che hanno dato origine all’azione legale gli Avvocati Luciano SANTOIANNI e Giuseppe AULINO unitamente alla parte, Sig. Gaetano RUSSO e a Maurizio TURCO, già Presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo terranno una.

CONFERENZA STAMPA A NAPOLI LUNEDI’ 14 NOVEMBRE, ORE 11,30

 

VIA ROMA 205 (C/o AVV.TO SANTOIANNI)

 

 

 

Il processo che inizierà il 15 novembre 2005 a Napoli è il primo processo civile in Italia avente ad oggetto un’azione di responsabilità oggettiva a carico della Curia Arcivescovile di Napoli per la condotta posta in essere da un Ministro del Culto nell’esercizio delle sue funzioni,concretizzatesi in atti di libidine su di un minore a lui affidato durante il corso di catechizzazione.

 

 

 

Roma, 13 novembre 2005 – Dichiarazione di Maurizio Turco, già deputato europeo e segretario di anticlericale.net :

 

 

“Questo potrebbe essere anche il primo processo in Europa in cui potrebbero essere acquisiti agli atti i documenti attraverso i quali la Santa sede ha prescritto, adottato e fatto adottare, proposto ed imposto alle autorità ecclesiastiche comportamenti volti a sottrarre ad ogni pubblica conoscenza e alla Giustizia gli abusi sessuali compiuti da membri del clero.

 

I due documenti sono l’Istruzione Crimen Sollicitationis del 1962, firmata dal cardinale Ottaviani e l’Epistola De delictis gravioribus del maggio 2001, firmata dai Cardinali Ratzinger e Bertone.

 

Sulla base di quest’ultimo documento, nel mese di gennaio il Tribunale di Houston aveva citato il Cardinale Ratzinger a comparire in un processo civile. Una volta eletto Papa, Benedetto XVI ha chiesto l’immunità diplomatica, in quanto Capo di Stato, all’amministrazione americana. L’amministrazione americana, per opportunità politica, nel mese di agosto gli ha riconosciuto l’immunità nonostante il Cardinale Ratzinger avesse firmato quel documento non in quanto Capo di Stato, ma quale prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.

 

Che la politica di secretare gli atti di violenza sessuale commessi da membri del clero sia stata adottata dagli esponenti “religiosi” o da quelli “politici” della Santa Sede/Stato Città del vaticano poco importa.

 

E’ invece importante che l’azione degli avvocati Santoianni e Aulino sia conosciuta affinché in tutti i processi in corso siano depositati i documenti che chiamano direttamente in causa le più alte gerarchie vaticane. Gerarchie tutt’oggi incapaci di governare la piaga delle deviazioni e sofferenze sessuali, provocata dalla politica sessuofobica vaticana.”