RADICALI ROMA

Pillola del giorno dopo, il Pm non archivia il procedimento contro chi rifiutò la ricetta.

Altri quattro mesi di tempo per indagare sul  comportamento dei medici e infermieri dei san  Giovanni e dell’Umberto I che nel dicembre  2005 rifiutarono a una biologa di 37 anni la ricetta  della pillola del giorno dopo per obiezione di coscienza. Un analogo procedimento sarà discusso. L’11 giugno a Roma davanti al gip Luisanna Figliola. Qui il rifiuto di somministrare la  pillola del giorno dopo il 5 dicembre 2006 all’ospedale  Sant’Eugenio.

La ragazza sporse denuncia,  affiancata dall’ Associazione Luca Coscioni.  Il magistrato chiede l’archiviazione ritenendo  «che non sono emersi elementi utili per  l’identificazione dei responsabili», mentre l’avvocato della donna si è opposto: «i medici che  non forniscono la ricetta per la “pillola dei giorno  dopo” compiono un reato di interruzione di  pubblico servizio e di omissione d’atti d’ufficio,  non un atto di rispetto della propria coscienza  non è previsto né consentito dalla legge, come  per i profilattici e la contraccezione».