RADICALI ROMA

Prismanews – Intervista a Paolo Izzo: "Marino abbia il coraggio della discontinuità. Altrimenti affonderà" –

foto prismanews“Ignazio Marino, un sindaco che si potrà salvare solo puntando su se stesso, dando segnali di netta discontinuità”. Il giudizio e’ di Paolo Izzo, segretario dei Radicali di Roma.

Vorrei chiederle una sua opinione sulla Giunta facendo finta che nulla sia accaduto, ne’ Panda-Gate ne’ Mondo di Mezzo. “Già prima di essere sindaco, Marino si era molto battuto per i diritti civili, pur se ingessato nel contesto del suo partito. Noi Radicali lo abbiamo aiutato nel mettere a punto l’Anagrafe pubblica dei rifiuti (approvata ma non operativa – N.d.R.), lo abbiamo supportato nella sospensione della cosiddetta ‘manovrina d’aula’ sul bilancio, lo abbiamo sostenuto appunto in tema di diritti delle persone. Marino ha tuttavia sofferto il sistema ‘immobile’ che gli e’ stato accanto: penso ad esempio ai Vigili Urbani, all’Avvocatura e più in generale all’apparato burocratico del Campidoglio”.

Manovrina d’aula? “Fino alla Giunta Alemanno, e cioè fino al 4 dicembre 2013, era prassi – illecita ma vigente! – assegnare 50mila euro alle associazioni vicine ai singoli esponenti dell’Aula Giulio Cesare… Il nostro rappresentante in Assemblea Capitolina, Riccardo Magi, l’ha stoppata”.

Come si e’ comportata la Giunta in tema di smaltimento rifiuti urbani? “Be’, non e’ certo merito del sindaco se si e’ chiusa Malagrotta. Quello e’ stato un atto dovuto ai tanti esposti giunti dai cittadini – e dal Partito Radicale – alla Commissione europea e ai tribunali romani. Roma doveva puntare sulla differenziata e non l’ha fatto: lo scorso maggio fummo noi a denunciare alla Corte dei conti, ipotizzando che un simile atteggiamento procurasse un danno erariale. Sempre Magi ha presentato un’interrogazione all’assessore all’Ambiente Estella Marino chiedendo a quanto ammontassero – per il Comune – i costi aggiuntivi dovuti allo smaltimento dei RS non trattati. Va inoltre spiegato all’opinione pubblica che gli impianti di smaltimento attivi nei pressi di Roma non trattano i rifiuti: essi rimangono ‘talquale’”.

E su Ostia, territorio che vi vede da sempre autori di accuse circostanziate? “Ostia e’ il nostro mantra: il mare di Roma! Purtroppo e’ un territorio chiuso da un doppio lungo muro: quello fisico (siepi, recinti, cemento, etc.) che impedisce l’accesso alla battigia; e quello della illegalità. La gestione del demanio pubblico non e’ infatti tanto diverso dalla gestione perversa di cui abbiamo letto nella recente inchiesta della Procura della Repubblica: se di corruzione si deve parlare in tema di Rom e di immigrazione, altrettanto deve farsi in tema di partecipate comunali. Guardiamo, ad esempio, al rinnovo delle concessioni balneari: purtroppo non e’ che dal Governo nazionale siano arrivati segnali positivi…”.

In che senso? “Nel senso che la bozza di decreto legge del Governo in materia di concessioni balneari sembra prevedere che chi ha debiti con il fisco possa estinguerli pagando solo il 50%. La bozza prevede una conclusione anticipata al 2017 delle concessioni che la L. 221/12 aveva fissato al 2020 (Mario Monti premier – N.d.R.) e una durata da 6 a 25 anni per le nuove. Il Governo Renzi ripete un vecchio ritornello: condono e premi per gli evasori”.

Prismanews ha messo online un documento del 2011, mai smentito ne’ dalla Regione ne’ dal Comune, su Malnome e sulla cementificazione dell’area di Malagrotta… Una linea di ferrovia leggera. Altro che bonifica! “Su questo non posso esprimermi, non ne conosco i dettagli. Ma fate bene a denunciare e a scrivere”.

Lei crede che stiano per ritornare storie come quelle di Batman-Fiorito? Un personaggio che, oggi, potrebbe essere catalogato come ladro di galline. “Credo che alla Procura vi sia un uomo come Giuseppe Pignatone abilissimo nell’indagare e determinato nello scovare la trasversalità della corruzione. Il mio auspicio e’ che si arrivi anche a indagare sulla nuova linea della Metro C, costata ben 234 milioni al km. Cifra non irrilevante”.

Izzo, ma com’e’ che non riusciamo a farci dare risposta dalle Amministrazioni su argomenti quali discarica di Bracciano-Cupinoro o di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino? Alla fine ci vien da pensar male… “Condivido. Lei però dimentica che alle domande scomode non si risponde. Legge sempre valida e di cui noi stessi come Radicali ne siamo vittime: basti pensare ai nostri rappresentanti in Consiglio regionale, Berardo e Rossodivita, autori di tanti documenti ostili a molti e poi non ricandidati dal PD. E penso anche alla nostra Rita Bernardini, che già nel 2007 denunciava la situazione dei campi Rom…”.

Intervista di Alfonso Palumbo per Prismanews