RADICALI ROMA

Radicali Roma: domani a Ostia per allargare la piccola breccia nel lungomuro

ostia fronteDichiarazione di Riccardo Magi, consigliere comunale Radicale,
e di Paolo Izzo, segretario associazione Radicali Roma

La nostra mobilitazione per abbattere il lungomuro di Ostia non può fermarsi e perciò domani una delegazione di Radicali Roma sarà presente a piazza dei Ravennati dalle ore 14 alle ore 20, per informare i cittadini e raccogliere le loro sottoscrizioni al nostro ricorso in sede europea.

La notizia, confermata anche dalla stampa (Il Messaggero, 20 e 28.03.14), che il presidente del X municipio ha annunciato che verranno presto riaperti almeno due varchi di accesso pubblico al lido di Roma e che questa decisione sia finalmente arrivata a seguito di un nostro esposto alla Procura di Roma, ci inducono infatti a proseguire la nostra antica battaglia di voler restituire il mare ai cittadini e a vegliare affinché ai proclami seguano effettivamente dei fatti concreti.

Nel citato esposto, infatti, le nostre richieste erano numerose e quella che noi abbiamo sempre chiamato “la breccia di Ostia”, cioè la riapertura dei due cancelli presso il pontile, dovrà essere soltanto il primo passo verso la legalità e la “trasparenza”, anche intesa come visibilità del mare. Altri varchi pubblici e gratuiti dovranno essere aperti, altro “lungomuro” dovrà essere abbattuto, altra spiaggia – almeno il 50% chiedevamo con un referendum di “Roma Sì Muove” – dovrà essere resa “libera” e maggiore chiarezza dovrà essere fatta sulle concessioni balneari, cioè sulla trasparenza e sulle regole della concorrenza delle stesse.

Anche il nuovo Piano Utilizzo Arenili, previsto per il prossimo dicembre, dovrà tenere conto di tutte le norme che già esistono ma vengono disattese. Perciò intendiamo sostenere sin d’ora il rispetto della legalità nel Comune di Roma e nel suo litorale anche attraverso un ricorso, che domani faremo sottoscrivere ai cittadini, alla Commissione europea, che ha già avviato una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese ed emesso la direttiva cosiddetta Bolkestein in materia di demanio pubblico.