RADICALI ROMA

Al sindaco Gualtieri proponiamo un referendum sul termovalorizzatore

Radicali italiani chiede ufficialmente al sindaco di Roma un referendum consultivo sul termovalorizzatore: “A Gualtieri chiediamo di consultare la città sul termovalorizzatore da 600mila tonnellate annue attraverso un referendum consultivo, perché la storia ci insegna che senza consenso popolare nessun impianto può essere costruito. Con una legittimazione popolare tutto sarebbe più semplice”. Lo ha detto Massimiliano Iervolino segretario dei Radicali italiani durante una conferenza stampa nella sede a Trastevere. “Non possiamo permetterci altri 5 anni di immobilismo” per questo “chiediamo di convocare referendum consultivo per aprire un dibattito in città. Se dovesse vincere gli eviterebbe critiche, perché avrebbe legittimazione popolare – ha aggiunto Iervolino -. Questa decisione influisce sul ciclo di rifiuti per i prossimi 40 anni e la cittadinanza credo abbia diritto di esprimersi”. I radicali fanno quindi lo stesso appello “a Letta e a Conte, ma anche alle forze ambientaliste”. “Credo che se il sindaco di Roma dicesse di no, queste forze potrebbero rendere questa proposta costruttiva perché potrebbero sfruttare gli strumenti del Comune di Roma. Spero che nessuno voglia far cadere questa proposta”, ha ribadito il segretario. “Il termovalorizzatore proposto da Gualtieri permetterebbe a Roma di chiudere il ciclo dei rifiuti. È la soluzione migliore? Non è la soluzione migliore perché va nella direzione dell’economia lineare ma non circolare ma è una soluzione – ha sottolineato – . Il termovalorizzatore annunciato da Gualtieri da 600mila tonnellate di tal quale non è un impianto paragonabile a San Vittore e nemmeno a quello più grande d’Italia come quello di Acerra, è una cosa totalmente nuova, non paragonabile con gli altri impianti perché brucia sia la parte secca sia la parte umida”. “Riteniamo importante istituzionalizzare il dibattito sul termovalorizzatore che è già iniziato”, ha poi aggiunto il consigliere regionale +Europa-Radicali, Alessandro Capriccioli. “Il referendum consultivo è previsto come strumento nello statuto di Roma capitale e al di là del risultato sarebbe prezioso per la città perché sarebbe una occasione di dibattito e informazione per i cittadini. Ci saranno dei costi dobbiamo ancora quantificarli ma devono essere sostenuti, la democrazia ha un costo”, ha detto il consigliere del Lazio.

Roma, 16 maggio 2022