Oltre alla Zaffa, a comporre la graduatoria sono coop romane e di Latina. Il finanziamento coprirà il costo dei progetti, fino ad un massimo di 40.000 euro.
“I finanziamenti sono stati destinati ad iniziative che prevedono l’impiego a tempo indeterminato di detenuti ed ex detenuti, in varie esperienze lavorative. Il contributo e’ subordinato, infatti, all’occupazione stabile dei soggetti appartenenti alle due categorie – spiega l’assessore agli Affari Istituzionali, Regino Brachetti – il progetto della coop Zaffa, già titolare di un rapporto di convenzione con il carcere di Mammagialla, prevede la creazione di un sistema di raccolta differenziata e la creazione di un’impresa di lavorazione di rifiuti asciutti”.
“L’obiettivo dell’iniziativa è il reinserimento sociale delle persone sottoposte a misure restrittive, ricercato attraverso un impiego duraturo, condizione indispensabile per ridurre il pericolo di nuovi comportamenti a rischio”. “E’ spesso, infatti, l’assenza di alternative legali, a far ricadere negli errori già commessi chi ha scontato una pena – ha aggiunto l’assessore – questo provvedimento si inserisce in un piano complessivo, che stiamo attuando, pure in ossequio alla sensibilità mostrata sull’argomento dal Presidente Marrazzo, e in accordo con la Presidente della Commissione consiliare competente, Luisa Laurelli, e con il Garante regionale dei diritti dei detenuti, Angiolo Marroni, tenendo anche conto delle esigenze e dei problemi degli operatori carcerari”.
“Per quanto riguarda questi ultimi, ad esempio – ha concluso Brachetti -, partiranno con l’imminente anno accademico i corsi di preparazione psicologica, avviati in collaborazione con l’università ‘La Sapienza’ di Roma, per ora riservati a Rebibbia, ma che intendiamo estendere a tutti gli istituti del Lazio”.