RADICALI ROMA

Repubblica.it – Stop ai campi rom, pronta la delibera dei Radicali

La proposta presentata da Bonino, Manconi e Civati dà il via alla raccolta di 5 mila firme

di LAURA SERLONI

Stop ai campi rom. I Radicali chiedono il superamento della politica dei campi attraverso la progressiva chiusura dei villaggi della solidarietà e dei centri di raccolta. L’idea è di riuscire a garantire alle famiglie rom e sinti l’accesso a percorsi di inclusione abitativa e sociale: è pronta la delibera di iniziativa popolare che è stata presentata dal consigliere comunale Riccardo Magi affiancato da Emma Bonino, dalla segretaria dei Radicali italiani Rita Bernardini, dal segretario romano Alessandro Capriccioli, da Giuseppe Civati in diretta Skype, dal presidente della Commissione diritti umani del Senato Luigi Manconi e dal presidente dell’associazione 21 luglio Carlo Stasolla.

Per far arrivare la delibera di iniziativa popolare in aula Giulio Cesare sono necessarie 5 mila firme, la raccolta partirà Gay Pride.”La delibera – spiega Magi – propone l’istituzione di una commissione di monitoraggio per un’indagine conoscitiva sulle condizioni attuali di tutti i centri di accoglienza presenti sul territorio”. Terminata l’indagine, la commissione continuerà l’attività costante di osservazione e monitoraggio del sistema di accoglienza di Roma Capitale. Poi l’assessorato alle politiche sociali dovrà elaborare un piano per il superamento degli insediamenti formali che definisca i tempi, i modi e gli interventi di accompagnamento all’inserimento abitativo e sociale.

“Tutto ciò è possibile – continuaMagi – attingendo agli stanziamenti già previsti e, dove possibile, alle linee di finanziamento europeo”. “Si stanno tutti salvinizzando – ha aggiunto Civati – ma io sono convinto che la politica debba trovare soluzioni concrete ai disagi dei cittadini”. Infine, da parte della segretaria dei Radicali italiani Rita Bernardini, una preoccupazione: “prima di tutto sarà necessario riconquistare spazi di agibilità politica in Consiglio comunale”.