RADICALI ROMA

Rom, Magi (Radicali): "In sciopero della fame per chiusura centro fuori legge finanziato con milioni dei romani. Si riconvertano queste risorse per percorsi inclusione per rom e non rom”

Il Presidente di Radicali Italiani: “Per il centro accoglienza di Via Visso Comune paga milioni di euro per tenere cittadini rom in 2,5 mq a testa, senza aria né luce naturale. Dalla mezzanotte di ieri ho iniziato un digiuno per chiedere al sindaco Marino la chiusura di questo centro che viola legge e diritti e causa enorme spreco di risorse pubbliche. Il superamento dei campi Rom deve partire da qui”

“Mentre su periferie, immigrazione e Rom assistiamo da settimane alla messa in scena di uno scontro strumentale e ideologico tra chi vorrebbe “mandarli via tutti” e chi invece – per interesse o buona fede – si schiera a difesa di un sistema fallito, milioni e milioni dei contribuenti continuano a essere sperperati in politiche di accoglienza inadeguate che violano leggi e diritti fondamentali e non producono risultati.
Uno scandalo che a Roma è rappresentato in modo emblematico dal Best House Rom di via Visso, il “centro di accoglienza” inaugurato nel 2012 dall’Amministrazione Alemanno, finanziato dal Comune e gestito dalla Coop. Soc. Inopera, dove oltre 300 cittadini Rom vivono in condizioni disumane, con un enorme esborso di risorse pubbliche e in violazione delle leggi italiane ed europee”, lo dichiara Riccardo Magi, Presidente di Radicali Italiani e consigliere al Comune di Roma.

Per questo ho deciso di intraprendere dalla mezzanotte di ieri uno sciopero della fame di dialogo rivolto al sindaco Ignazio Marino, e all’Amministrazione Capitolina, per portare istituzioni e opinione pubblica a conoscenza di questo caso e dare il mio contributo perché si trovi la forza di chiudere questa struttura. Ecco la mia proposta: chiudere questo centro illegale il prima possibile e convertire le ingenti risorse che ogni mese vengono dissipate, per costruire quei percorsi di inclusione abitativa e lavorativa per Rom e non Rom che attualmente sono del tutto assenti” annuncia Riccardo Magi.

“Quella di via Visso è una realtà fuori legge e ignorata a cui bisogna porre fine. La struttura non ha nemmeno l’abitabilità e le sue condizioni sono paragonabili a quelle di un lager: privo di fonti di luce naturale e di ricambio d’aria e con servizi igienici insufficienti, con gravissimi rischi per la salute degli adulti e soprattutto dei bambini. Un lager, però, dai costi esorbitanti, che l’anno scorso è costato oltre 1 milione di euro dei cittadini romani e nel 2014 ne costerà almeno doppio. Roma Capitale spende infatti 600 euro al mese a persona per tenere famiglie intere accalcate in stanze di appena 12 mq senza finestre”.
“E’ urgente uscire dall’angolo di un dibattito demagogico, utile solo a nascondere le vere cause del disagio sociale delle nostre periferie e ad alimentare il clima di tensione. Siamo davanti a un drammatico deficit di accountability democratica: i campi, e luoghi come via Visso, sono infatti un problema non solo per chi li abita e per chi risiede nei dintorni, ma per la democrazia, perché se si ammette la sospensione dello stato di diritto e della legalità, promuovendola perfino a modello istituzionale, si opera contro la possibilità di una vita civile democratica. Proprio per questo la mia azione è al contempo una adesione all’iniziativa per la giustizia giusta, per la legalità del sistema della carceri italiane, per il diritto alla conoscenza, per lo stato di diritto, che Marco Pannella sta rilanciando in queste ore” conclude Magi.