RADICALI ROMA

Sanità, la Regione mette ordine negli ospedali romani

 stato approvato il documento ufficiale che aprirà la discussione sul riordino della rete ospedaliera regionale e adesso è al vaglio della Commissione sanità e del consiglio regionale.
Al termine di questo iter cominceranno i tagli di 3959 posti letto in tre anni.

Come aveva richiesto Luigi Macchitella, manager dell’azienda ospedaliera, è prevista la chiusura del Forlanini e lo spostamento di tutte le attività sanitarie al San Camillo.
In forse, invece, il futuro del San Giacomo e del Nuovo Regina Margherita: sembra comunque plausibile la chiusura del nosocomio di via del Corso ed il trasferimento dei suoi posti letto in un nuovo ospedale che verrà costruito a Talenti-Bufalotta.
La struttura di Trastevere molto probabilmente sarà riconvertita in un centro per anziani e poliambulatorio.
Il totale sarà di 1002 letti in meno 406 dei quali saranno riconvertiti, come nel caso del Nuovo Regina Margherita.
I tagli riguarderanno anche la Asl RmE che perderà 1141 soprattutto nelle cliniche private accreditate.

Oltre ai ridimensionamenti, il documento prevede anche i completamenti del Policlinico Tor Vergata e del Belcolle di Viterbo, la ristrutturazione dell’Umberto I e degli ospedali di Civitavecchia, Bracciano, Rieti, San Giovanni, San Filippo Neri e San Camillo, oltre al potenziamento di quello di Ostia.
In tutto 1433 posti letto saranno riconvertiti e daranno vita ai ‘presidi territoriali di prossimità’: piccole strutture gestite dai medici di famiglia e dei presidi ‘su 5 giorni’ per alcune specialità.

Secondo le stime dovrebbero esserci 55mila ricoveri in meno l’anno, mentre aumenteranno i posti nelle residenze sanitarie assistite e nelle cliniche per lungodegenti.
Considerando i tagli e le riconversioni necessarie per migliorare la qualità del servizio soprattutto nell’hinterland capitolino e nelle quattro province del Lazio il conteggio è, comunque, di 3959 posti in meno tra i quali 495 in chirurgia, 461 di ostetricia e ginecologia, 379 di ortopedia, 170 di pediatria e 142 di otorino.

Secondo l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia, il presidente dell’Agenzia per la sanità pubblica, Lucio D’Ubaldo e il presidente della Commissione regionale sanità, Franco Dalia ” il documento costituisce il punto di partenza di un confronto che dovrà interessare il consiglio regionali, le forze sociali e gli operatori sanitari e che porterà entro la fine del 2006 alla definizione del ‘piano stralcio per la riorganizzazione della rete ospedaliera’. È un significativo passo in avanti nel lavoro che la giunta Marrazzo sta sviluppando da più di un anno per dare ai cittadini del Lazio un sistema sanitario d’eccellenza e risolvere al contempo i gravi problemi finanziari che ne frenano lo sviluppo”.