RADICALI ROMA

Segreteria Nazionale della Rosa nel Pugno

La segreteria della Rnp si è riunita oggi all’Hotel Palatino di Roma, confermando “il calendario un po’ serrato che si era immaginato di tenere”, riferisce Daniele Capezzone, segretario dei Radicali Italiani. I dieci membri della Segreteria – Pannella, Bonino, Capezzone e Cappato del partito Radicale, Boselli, Villetti, Intini e Marini per lo Sdi, Turci e De Giovanni (oggi assente) – si ritroveranno infatti il prossimo 15 settembre, mentre la Direzione nazionale è stata convocata per 22.

Nel conclave di oggi, che ha segnato il rientro dopo la pausa estiva, i membri della Segreteria hanno affrontato i temi più urgenti dell’agenda politica: dalla Finanziaria alla Rai, fino alla politica estera, lo scambio di opinioni è stato serrato e, alla fine, i punti d’intesa non sono mancati: l’incontro è andato “molto bene”, chiosa Roberto Villetti. Il confronto ha riguardato la manovra finanziaria, in primo luogo, dove la parola chiave per la Rnp sembra essere “rigore”. Poi, la questione delle nomine Rai: anche qui la Rosa è concorde nel chiedere “trasparenza”. E ancora, sulle liberalizzazioni, un fronte che i parlamentari, e non solo, della Rosa intendono mantenere vivo, anche con la presentazione di proposte molto concrete (come “Sette giorni per un’impresa” di Capezzone).

E poi, naturalmente, il futuro della Rosa. “Dopo un periodo di difficoltà, il cammino della Rosa nel Pugno è ripreso positivamente”, afferma Ugo Intini. Sul tavolo, per ora, la proposta di patto federativo presentata dallo Sdi. Un percorso che dovrebbe portare al partito unico entro il 2009, o prima se le occasioni lo consentiranno. La discussione in merito, però, è stata rimandata alla segreteria di metà settembre. La novità oggi l’ha consegnata in mano a ciascuno dei componenti Enrico Boselli, che ha preparato un Manifesto, una sorta di Carta dei valori con i principii a cui dovrebbe ispirarsi la politica laica, radicale e liberasocialista del soggetto. Un quadro di riferimento generale che faccia da cornice a singole iniziative e proposte concrete, un modo per delineare un profilo politico più netto della Rosa che, accanto ai nodi organizzativi, sciolga quelli di sostanza.