Durissimo attacco di Silvio Berlusconi al sindaco di Roma, Walter Veltroni. Il leader di Fi in collegamento telefonico con la ‘consulta azzurra’ del municipio di Roma, ha detto che Roma e’ ormai diventata ”la capitale della droga” con ”2 mila persone che vivono per strada e addirittura 9 mila persone che mi dicono vivono in grotte e favelas lungo il corso del Tevere”.
Nella lunga telefonata con i membri della ‘consulta azzurra’ del municipio di Roma, organizzato dal deputato Francesco Giro, il presidente di Fi ha dedicato un’ampia parte del suo intervento alla capitale. ”Roma precipita nel degrado”, ha attaccato il Cavaliere, sottolineando che a discapito ”dell’immagine che la sinistra vuole dare di un super sindaco, e’ diventata ”una capitale della droga”. Citando un articolo del ‘Corriere della Sera’, Berlusconi ha sostenuto che vi e’ un ”aumento dell’esercito dei disperati che vive in baracche di bottiglie di plastica”, sottolineando che ci sono ”2 mila persone che vivono per strada e addirittura 9 mila che, mi dicono, vivono in grotte e favelas lungo il corso del Tevere”.
L’ex premier ha quindi elencato una serie di dati puntigliosi sui disagi che i cittadini romani affrontano: ”ci sono 61 scippi al giorno, secondo la questura di Roma; c’e’ una emergenza alloggi con troppe famiglie in affitto e molte di esse sotto sfratto esecutivo; nell’ultimo bilancio c’e’ stata un’autentica stangata per i romani con un aumento dell’Irpef del
150%, dallo 0,2 allo 0,5 e con 100 milioni di prelievo dalle tasche dei cittadini”.
”Per non parlare – ha proseguito – dell’aumento della tassa sui rifiuti e su un altro fatto, sul quale stendo un velo pietoso, e cioe’ sulla riduzione dell’Ici di appena lo 0,2%”.
Berlusconi ha infine citato il ”traffico esasperante”, la cattiva condizione delle strada e il problema dei rifiuti. Per contrastare la sinistra che, ha aggiunto, ”dopo Veltroni sara’ sufficientemente abile da presentare un altro candidato credibile, bisogna subito dunque cercare un candidato credibile del centrodestra”. La speranza di Berlusconi, infatti, e’ di ”guardare al 2011 per avere un sindaco di Roma di centrodestra” che, ha concluso, ”spero sia colorato di azzurro”.
La replica di Veltroni: “Attacca me, non Roma”
La replica del sindaco alla fine e’ arrivata. Senza lasciare spazi a dubbi: ”Facciano tutti gli attacchi che vogliono al sindaco ma lascino in pace la citta”’. Comincia cosi’, con una difesa della sua citta’, la replica di Walter Veltroni alle parole pronunciate ieri dal leader azzurro Silvio Berlusconi. Parole dure, da scontro frontale quelle di Berlusconi che aveva dipinto la capitale come un miscuglio di droga, favelas, disagio e traffico esasperante. E questa mattina il sindaco di Roma ha approfittato del palco del teatro Brancaccio dove era in corso un incontro con D’Alema sul partito democratico per rispedire al mittente ”la Roma di Berlusconi”.
”Leggo che il vero obiettivo delle parole del leader della Cdl era un attacco al sottoscritto – ha detto Veltroni – Va benissimo, facciano pure. Facciano tutti gli attacchi che vogliono al sindaco ma lascino in pace la citta’. Berlusconi ha riservato parole alla citta’ abbastanza inusuali. Avete mai sentito un leader politico parlare della capitale del proprio Paese come ha fatto ieri Berlusconi?”. Questo dimostra, aggiunge il sindaco di Roma, ”uno spirito di parte, l’assenza di senso dello Stato e di amore per il proprio Paese”.
Ma la replica accorata del sindaco della capitale ha trovato spazio anche per una battuta, ”Berlusconi – ha commentato ironico Veltroni – e’ quello che crede che Roma sia stata fondata da Romolo e Remolo…”.
A rincarare la dose di accuse e’ stato poi in mattinata il portavoce di Silvio Berlusconi. ”Ma quanto e’ bonario il sindaco Veltroni basta non toccarlo! – sono le parole di Paolo Bonaiuti – Al primo accenno critico nei confronti dell’operato della sua Giunta, perde le staffe, non dice piu’ ‘I care’, ma attacca pesantemente Berlusconi su un normalissimo lapsus in un discorso di qualche anno fa.
Spetta poi a Bondi, Giro e Tajani spiegare che i numeri diffusi da Berlusconi sui mali di Roma ”sono desunti da dati di Questura, Carabinieri e Comune di Roma”. Dunque non un quadro di Roma ”preconfezionato” ma ”una Roma reale”, come ha sottolineato il consigliere regionale di Forza Italia Stefano De Lillo frutto, secondo il capogruppo azzurro capitolino, Michele Baldi ”di una amministrazione incapace di portare la citta’ a livelli europei”.
E la replica a Veltroni ricompatta la Cdl romana che nelle scorse settimane si era dilaniata in una polemica interna su chi fosse la vera espressione dell’opposizione al sindaco, sempre piu’ super partes, della capitale. Cosi’ Maurizio Gasparri parla di un Veltroni che ”si balocca tra feste del cinema e viaggia a Hollywood mentre la citta’ sprofonda” dunque, sottolinea, ”l’opposizione deve irrobustire la propria azione evitando i cedimenti”.