Nel 2018 con il referendum Mobilitiamo Roma, 300.000 cittadini romani si sono espressi per la messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale (TPL).
In tutti questi anni la politica romana non solo ha ignorato la volontà dei cittadini, ma si è anche mossa deliberatamente in direzione opposta. Atac è stata infatti nuovamente individuata come soggetto cui affidare il servizio di TPL.
A norma di legge, ogni nuovo affidamento del TPL ad una società in-house (come Atac) deve essere preceduto da un’analisi approfondita del contesto economico locale, che dimostri che effettivamente l’affidamento in-house sia quello in grado di garantire al meglio l’interesse pubblico. Il nuovo affidamento del servizio ad Atac, che dovrebbe partire dal 1 gennaio 2023, si fonda in particolare su una relazione della Business School della Libera Università internazionale degli Studi Sociali Guido Carli, costato all’amministrazione 240.000 Euro.
Per la legge nazionale sui servizi pubblici il testo della relazione dovrebbe essere pubblicato sul sito internet del comune. Ma ad oggi non ve ne è traccia!
Chiediamo che sia fatta trasparenza e ne sia data adeguata informazione ai cittadini!