In questi giorni il governo, le regioni e le amministrazioni locali stanno affrontando, tra gli altri, il problema della gestione del demanio marittimo, e quindi delle spiagge, alla fine del lockdown e all’apertura della stagione estiva. L’epidemia ha colpito tutti sul piano sociale ed economico e il mare è una necessità. Per questo quest’estate per molti romani il mare sarà prevalentemente il mare di Ostia. Di qui, la necessità di garantire la fruibilità diffusa delle spiagge del litorale romano senza sperequazioni e privilegi.
Roma è la più grande capitale affacciata sul Mediterraneo. I romani però non se ne accorgono neanche, per il semplice fatto che dal lungomare di Ostia il mare nemmeno si vede. La spiaggia, che è patrimonio di tutti, e che da decenni ospita veri e propri resort costruiti in violazione delle concessioni e della normativa edilizia, resterà inaccessibile ai romani se i titolari di concessioni decidessero di non aprire o di alzare ancora di più i prezzi per recuperare i costi del necessario distanziamento sociale. Questo non deve accadere. D’altra parte è necessario rendere fruibili le poche spiagge libere e le spiagge libere attrezzate del litorale capitolino. Dobbiamo muoverci ora se non vogliamo essere costretti a friggere a Roma tra qualche settimana.
FIRMANDO QUESTA PETIZIONE CHIEDIAMO ALLA SINDACA DI ROMA
di attivarsi su ogni tavolo aperto per la gestione del litorale romano per l’imminente stagione estiva al fine di garantire il perseguimento dei seguenti:
OBIETTIVI
1. APRIRE LE SPIAGGE LIBERE E LE SPIAGGE LIBERE ATTREZZATE: rendere fruibili le spiagge libere e le spiagge libere con servizi assicurando l’attività di salvataggio e di pulizia e affidando i servizi in spiaggia anche alle associazioni del no profit, incaricando gli affidatari dell’onere di favorire e controllare il distanziamento sociale.
2. ASSICURARE L’APERTURA DELLE SPIAGGE IN CONCESSIONE: garantire l’apertura delle spiagge in concessione incaricando i concessionari dell’onere di favorire e controllare il distanziamento sociale.
3. RIDURRE LE SPIAGGE IN CONCESSIONE AI LIMITI INDICATI NEI TITOLI CONCESSORI: assicurare il rispetto dei limiti di occupazione delle spiagge indicati nei titoli concessori.
4. PREZZI CALMIERATI: controllare i prezzi dei servizi, per evitare che a pagare il costo del distanziamento sociale siano i clienti.
5. NO ALLE PROROGHE: rappresentare la ferma contrarietà di Roma alla proroga delle scadenze temporali delle concessioni fino al 2033. Le proroghe privilegerebbero ancora la rendita di posizione pluridecennale degli attuali concessionari a scapito di tutti. Lo sfruttamento illimitato di un bene comune non può essere la moneta per alleviare sacrifici di pochi.
6. FAVORIRE IL SOSTEGNO ECONOMICO DEI CONCESSIONARI CONDIZIONANDOLO AL RISPETTO DELLA LEGALITÀ: gli aiuti agli attuali concessionari devono essere vincolati all’effettivo bisogno, devono essere commisurati ai ricavi e alla forza lavoro impiegata avendo riguardo anche agli anni precedenti, e devono essere condizionati alla regolarità della gestione rispetto alle regole del rapporto concessorio. Niente aiuti a chi non dimostra di essere in regola.
7. TRASPORTO PUBBLICO DA E VERSO IL MARE: garantire la disponibilità del servizio di trasporto pubblico verso il litorale romano aumentando la frequenza delle corse, avendo riguardo alla ordinaria domanda di trasporto aumentata di quanto necessario a garantire il distanziamento sociale. Se del caso, ricorrere a servizi integrativi a valere sui fondi governativi in corso di stanziamento in favore delle amministrazioni per il sostegno del trasporto pubblico locale.