RADICALI ROMA

06 Blog – scontro aperto tra Magi e il sindaco Marino

Duro scontro in questi giorni tra il consigliere comunale radicale ed il sindaco sulla dismissione del patrimonio immobiliare del Comune. Paolo Izzo: “Anche Roma sarà un comune deradicalizzato?”
di Andrea Spinelli Barrile

A fine febbraio l’Assemblea Capitolina ha votato a maggioranza la delibera sulla vendita degli immobili del Campidoglio: un voto notturno che ha spaccato la maggioranza all’Assemblea Capitolina, in particolare la fronda di Sel. Tre consiglieri vendoliano su quattro, il capogruppo Gianluca Peciola, Annamaria Cesaretti e Imma Battaglia, si sono astenuti. L’unica consigliera Sel a votare a favore del provvedimento è stata Gemma Azuni.

Contrario invece Riccardo Magi, eletto nella lista civica Marino Sindaco e Presidente di Radicali Italiani, dopo aver svolto per anni il ruolo di segretario di Radicali Roma: eletto in Campidoglio con il dichiarato obiettivo di fare da “pungolo” al sindaco, Magi si è visto mettere alla porta nelle ore immediatamente successive al voto.

Protagonista dell’ordine addirittura il sindaco Ignazio Marino, che ha osservato imbelle e silente l’intera maggioranza PD votargli contro lo scorso anno al momento di approvare il bilancio capitolino (un voto nel quale le clientele politiche sono alla loro massima potenza di fuoco) ma che con “il radicale” in Campidoglio sembra invece non voler transigere.

Il sindaco ne avrebbe addirittura caldeggiato l’estromissione dalla maggioranza, nonostante proprio in Magi abbia spesso trovato quella critica utile a fare bene, e meglio, di come preventivato (ad esempio nel voto sulle unioni civili, o nelle opere di abbattimento del “lungomuro” di Ostia):

“La mia posizione l’avevo espressa pubblicamente avanzando proposte migliorative del testo, come l’abolizione dello sconto del 30 per cento, accolta in parte dopo che io stesso ho informato il sindaco che non esisteva alcun obbligo di legge e per questo Marino mi ha ringraziato dicendosi d’accordo. Se ho votato contro la delibera è perché il testo finale non sta in piedi, non soddisfa la necessità di massimizzare l’introito e perché il sindaco e l’assessore Cattoi non hanno voluto assumere l’impegno, al quale avevo vincolato il mio voto, a revocare quelle concessioni con cui si regalano sedi a partiti, sindacati e associazioni amiche”

ha dichiarato quasi incredulo Magi. Una questione, questa tra il consigliere radicale ed il sindaco, che alla sede di Radicali Roma a Torre Argentina lascia un po’ straniti.

Paolo Izzo, ex segretario dei Radicali Roma, con una dichiarazione alle agenzie stampa ha cercato di riportare un po’ di ordine, sia nei fatti che nelle ragioni dei contendenti:

“[…] il sindaco di Roma ha tuonato contro Magi, perchè si porrebbe troppo in dissenso con le sue decisioni, invocandone persino le dimissioni! Nel manifestare a Riccardo Magi il mio personale sostegno e la mia solidarietà vorrei ricordare al sindaco Marino che la faccenda ricorda quando Pierluigi Bersani, con toni anche più pacati di lui, non candidò Radicali nelle liste del Pd, per poter svolgere, a detta sua, una legislatura tranquilla. Sappiamo come andò a finire allora per Bersani e per il Paese; e possiamo prevedere quanto sarà “tranquilla” la consiliatura di Marino, se il sindaco di Roma si priverà dell’unico ‘pungolo’ radicale di cui dispone.”

Izzo ricorda la battaglia in Consiglio sulla cosiddetta “manovrina d’aula” che avrebbe distribuito (per l’ennesimo anno) fondi pubblici a pioggia ai vari consiglieri comunali (ed agli amici degli amici), ma anche quella sull’anagrafe pubblica (degli eletti, dei rifiuti, delle concessioni balneari). Isommma, la questione è più di merito politico che non di opportunità, e sembra che il sindaco non sia disposto (almeno per quanto ne sappiamo) a riconoscere il lavoro prezioso del consigliere Magi (che, caso vuole, sta antipatico un po’ a tutti in Aula).