RADICALI ROMA

La Gazzetta Del Mezzogiorno – "Salva Roma", Sprint per approvare il bilancio

La Gazzetta del Mezzogiorno, pag. 5 – di Paola Lo Mele

Dopo l’ok del Consiglio dei Ministri al cosiddetto Salva Roma, in Campidoglio inizia la corsa contro il tempo per approvare il bilancio previsionale 2014. La deadline per l’ok dell’assemblea capitolina questa volta è fissata al 30 aprile, tra meno di due mesi. Dal Governo è arrivato il via libera ad una Tasi più flessibile, ma il sindaco ha ribadito di non voler aumentare le tasse per concentrarsi sulla riduzione delle spese e sulla loro razionalizzazione.
Oggi alle 12 è in programma una riunione dei capigruppo per organizzare i prossimi lavori d’aula e datare anche l’assemblea straordinaria sulla crisi e il «Salva Roma», proposta dal presidente Mirko Coratti, che potrebbe tenersi già nella settimana tra il 10 e il 16 di marzo. Sullo sfondo restano i nodi da sciogliere nei rapporti tra il sindaco e il principale partito della sua maggioranza, il Pd, e la possibilità di un rimpasto di giunta più o meno vicino nel tempo.

«Entro il 30 aprile va approvato il bilancio previsionale 2014 per legge – ricorda Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza capitolina -. Da domani (oggi, ndr) l’impegno sarà ancora più grande e affascinante. Già ci stiamo lavorando da un po di tempo, gli assessori stanno valutando entrate e uscite e bisognerà operare in maniera chirurgica per ottimizzare le risorse e minimizzare le spese. La politica insomma sarà chiamata ad una grande responsabilità. Abbiamo chiesto norme e il Governo ce le ha date – conclude -, ora siamo chiamati a prendere delle decisioni”.

«Dopo l’approvazione del dl enti locali, dobbiamo individuare le priorità del bilancio 2014 con territori e municipi. Per noi la tenuta sociale della città è al primo posto – gli fa eco da Sel il capogruppo Gianluca Peciola -. Vogliamo mettere in sicurezza l’occupazione delle nostre municipalizzate, alla luce delle indicazioni restrittive che sono venute dal Governo, elaborare un piano di risanamento che riduca gli sprechi senza ricadute occupazionali, né privatizzazioni». E il radicale Riccardo Magi (Lista Civica Marino) interviene: «II risanamento strutturale delle finanze capitoline, la ricerca di nuovi modelli di erogazione dei servizi pubblici locali, la necessità di eliminare sprechi e storture gestionali prima di utilizzare la leva fiscale nei confronti dei cittadini romani devono rappresentare l’obiettivo politico principale della giunta in questa consiliatura».

Intanto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini avverte che se il piano che presenterà la Capitale «non riuscisse a tenere in equilibrio i conti, dallo Stato non potrebbe arrivare più nessun tipo di aiuto. Il piano deve, e sottolineo deve, andar bene». Legnini precisa che sarà il Comune a decidere «come costruire il piano”, ma esclude l’aumento dell’aliquota Irpef: “è già al limite consentito».

Tra i prossimi provvedimenti che andranno in Aula, questo mese, c’è quello sulla dismissione del patrimonio comunale. “Le commissioni competenti hanno approvato con delle variazioni la delibera per recuperare circa 250 milioni dalla cessione di patrimonio immobiliare comunale”, spiega Panecaldo. I fondi ottenuti dovrebbero essere reinvestiti, ad esempio, in edilizia residenziale pubblica.