RADICALI ROMA

9 CONSIGLIERI PROVINCIALI DELLA SCORSA LEGISLATURA INDAGATI PER TRUFFA AGGRAVATA IN TEMA DI RIMBORSI: CI POSSONO ANCORA ESSERE DUBBI SULLA NECESSITA' ED URGENZA DI UN'ANAGRAFE PUBBLICA DEGLI ELETTI?

DICHIARAZIONE DI MASSIMILIANO IERVOLINO PRIMO FIRMATARIO DELLA PROPOSTA DI DELIBERA SULL’ANAGRAFE PUBBLICA DEGLI ELETTI E DEMETRIO BACARO SEGRETARIO DELL’ASSOCIAZIONE RADICALI ROMA: “9 CONSIGLIERI PROVINCIALI DELLA SCORSA LEGISLATURA INDAGATI PER TRUFFA AGGRAVATA IN TEMA DI RIMBORSI: CI POSSONO ANCORA ESSERE DUBBI SULLA NECESSITA’ ED URGENZA DI UN’ANAGRAFE PUBBLICA DEGLI ELETTI?”

 

“Il 19 giugno il PM Assunta Cocomello del tribunale di Roma ha concluso le indagini e chiesto il rinvio per 9 consiglieri provinciali della scorsa legislatura (3 riconfermati), con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche; in sostanza il magistrato li accusa di aver usato raggiri ed artifici per ottenere rimborsi gonfiati per i loro permessi da incarico pubblico. Sarà il GUP a decidere, dopo aver ricevuto eventuali memorie difensive, se procedere al rinvio a giudizio. Ma l’aspetto politico che ci preme sottolineare, ancora una volta, è come si sarebbe potuto evitare la tentazione del rato ed anche l’eventuale truffa, con uno strumento semplice come l’anagrafe pubblica anche retributiva degli eletti. Tale proposta, sottoscritta da 7000 cittadini e promossa da Radicali Roma nel 2008, giace nel cassetto della conferenza dei capigruppo capitolini da diversi mesi, con termini statutari venuti a scadenza 60gg or sono. Possibile che, se non il desiderio di rispettare le regole che la città si è data, almeno la voglia di fornirsi di uno strumento di tutela nei confronti delle maldicenze o dei sospetti, non spinga alcuno dei rappresentanti consiliari, presidente Pomarici (come Garante) in testa, ad avocare in Aula il provvedimento? Davvero ci pare l’ennesima testimonianza di lontananza del “palazzo” dalla quotidianità dei cittadini, che vorrebbero solo conoscere meglio i propri rappresentanti, per controllarli certo, ma anche per apprezzarli. L’Associazione Radicali Roma, giunta con i suoi militanti al 13° giorno di sciopero della fame in attesa di dialogo con le istituzioni, chiede con forza e convinzione la calendarizzazione del provvedimento, sul quale, peraltro, ben 40 gg fa era già cominciata la parte dibattimentale in Aula. Una delle poche occasioni per dimostrare che il monopartitismo imperfetto di questo nostro Paese non si fonda sul consociativismo”

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