RADICALI ROMA

COMITATO "ROMA Sì MUOVE" DENUNCIA GRAVE RITARDO NEL GIUDIZIO DI AMMISSIBILITA'

REFERENDUM ROMA: COMITATO “ROMA Sì MUOVE” DENUNCIA GRAVE RITARDO NEL GIUDIZIO DI AMMISSIBILITA’
BONELLI, CROPPI , STADERINI: “AMMINISTRAZIONE NON OSTACOLI INIZIATIVA REFERENDARIA  E FAVORISCA PARTECIPAZIONE POPOLARE NEL RISPETTO DELLO STATUTO”

Roma, 13 giugno 2012

Questa mattina il comitato referendario “Roma Sì Muove” ha scritto alla Commissione per i referendum di Roma Capitale manifestando forte preoccupazione in merito al ritardo del giudizio di ammissibilità sugli otto referendum presentati il 3 maggio e chiedendo che la Commissione deliberi tempestivamente.
E’ scaduto da più di dieci giorni, infatti, il termine di trenta giorni entro cui la  Commissione, composta da tre professori di diritto e dal Segretario generale, avrebbe dovuto prounciarsi sull’ammissibilità dei quesiti.

“Questo ritardo rischia di vanificare gli sforzi dei tanti cittadini che si stanno organizzando per la campagna referendaria. Senza il via libera della Commissione non possiamo far stampare i moduli, organizzare i tavoli di raccolta firme e gli autenticatori. Avevamo previsto di iniziare la campagna il 15 giugno ma siamo costretti a rimandare ” hanno dichiarato Mario Staderini, Angelo Bonelli e Umberto Croppi, in qualità di Presidente, Segretario e Coordinatore del Comitato Roma Sì Muove. “Costringerci a far partire la campagna in piena estate significa di fatto sabotarla. Non vorremmo che qualcuno all’interno dell’Amministrazione persegua questo interesse. Gli otto referendum rappresentano un’occasione unica di dibattito e di democrazia diretta su temi centrali per il futuro della capitale e troppo a lungo trascurati”.

Gli 8 referendum proposti da Roma Sì Muove delineano indirizzi precisi su quattro tematiche: mobilità sostenibile (liberazione della ZTL dal traffico privato, potenziamento trasporto pubblico e car sharing, trasformazione dei treni per pendolari in linee metropolitane, raddoppio pedonalizzazioni e piste ciclabili); ambiente (stop al consumo del territorio, mare libero e navigabilità del Tevere, Rifiuti zero); diritti (welfare dei servizi alla persona; famiglie di fatto, registro testamenti biologici); riduzioni costi e trasparenza amministrazioni pubbliche (azzeramento Cda municipalizzate, bilancio consolidato, Open data e pubblicazione di ogni fase relativa agli appalti).